Nuoto, Mondiali vasca corta: Paltrinieri d'oro nei 1500, record del mondo per la 4x100 stile libero. Il racconto del primo giorno

Miressi, Conte Bonin, Deplano e Ceccon vincono con il tempo di 3:02.75. Greg chiude con 14:16.88 e ammette: "Ho una consapevolezza dovuta all'esperienza"

Nuoto, Paltrinieri d'oro nei 1500. Record del mondo per la 4x100 stile libero. Il racconto del primo giorno
di Piero Mei
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Martedì 13 Dicembre 2022, 12:04 - Ultimo aggiornamento: 15:34

Due ori e uno, quello di gruppo, con il record del mondo! L’Italia comincia così a Melbourne, mondiali in vasca corta. I quattro dell'impresa sono, in ordine d’entrata, Alessandro Miressi, Paolo Conte Bonin - una matricola -, Lorenzo Deplano e Thomas Ceccon.

RICOMINCIO DA GREG

Greg, subito: Paltrinieri, il campione di tutto, il nuotatore multitasking che non importa se sia solo in corsia nell’acqua piatta di una piscina o tra le onde dell’oceano, del mare o del lago, ha aggiunto al suo personale bottino un’altra medaglia. D’oro. Paltrinieri ha vinto la gara dei 1500 metri stile libero E’ la stessa medaglia che Greg aveva vinto nel 2014 a Doha, quando aveva poco più di vent’anni: sarebbero venuti poi le scalate ai podi olimpici, mondiali ed europei in vasca e in acque libere quando ha deciso di cambiare vita e allargare orizzonti.



CAPITANO CORAGGIOSO

Greg, capitano degli azzurri, è stato sempre primo per tutte le sessanta vasche che è difficile pure solo contarle, figurarsi nuotarle. Racconta: “Sono partito forte, poi ho aspettato che tornassero su e gli ho dato un’altra azzannata. Ho una consapevolezza dovuta all’esperienza; quando vedo che soffrono mi sento a mio agio; scherzo, eh! Non sarà una vittoria che ricorderò come la più bella, ma certo è importante. E poi il crono non è male”. Il crono è 14:16.88, due secondi e 74 meno del francese Damien Joly che nuota di rimbalzo ed è secondo il norvegese Christiansen che era stato pericoloso a metà gara riavvicinandosi a Greg che quando l’ha visto lì lo ha “azzannato” , terzo il giapponese Takeda che aveva resistito, ma anche desistito, per primo nelle vasche d’inizio.



“E’ vero, mancavano alcuni, ma non per questo era scontato che vincessi; troppe volte ho perso quando dovevo vincere e vinto quando dovevo perdere. Le gare bisogna sempre farle”, dice Greg. E lui le fa sempre, con Wellbrock o senza, con Finke o senza, con Romanchuck o senza.

FIDUCIA DA CAMPIONE

“Avevamo cominciato sotto tono? Beh, siamo arrivati all’ultimo momento, fa freddo, ci dobbiamo ancora ambientare. È solo il primo giorno di sette. Tanti devono ancora cominciare. Siamo un grande gruppo, io sono fiducioso” dice, parole da capitano”.

“E’ BELLO VINCERE ANCORA”

E poi: “La prima medaglia nel 2012.

Siamo nel 2022 e vinco ancora. E’ bello. Pensare che stavo male. ‘Sì, stai sempre male’ mi scrivevano gli amici; ma oggi è cambiato tutto: stavo bene e s’è visto; sembrava facile per via delle assenze, ma non è mai facile, perché poi bisogna farlo”. L’ha fatto: “In mezzo ho sofferto, sarà per il mare ma la vasca corta mi va ancora più stretta, eppure...".



I QUATTRO DELL’APOCALISSE

Meravigliosa staffetta: la 4x100 stile libero d’oro mondiale e di record mondiale. 3:02.75 il crono: sono italiani i primi quattro ragazzi al mondo capaci di andare sotto i 3:03, il precedente primato degli americano era un palindromo 3:03.03 vecchio di quattro anni. Alessandro Miressi si tuffava per primo: lo stacco era veloce, meglio di lui solo il vecchio Santos, 43enne brasiliano; ma il tocco ai 50 e quello ai 100 era da primo della classe, 46.15; poi toccava a Paolo Conte Bonin, il rookie:  45.93, Italia sempre prima; Lorenzo Deplano era super: 45.54 e sempre primo, Thomas Ceccon con il suo 45.13 conservava la posizione migliore pure se si affianca alle spalle l’australiano Kyle Chalmers, 44.98, unico sotto i 45 secondo. Il tocco di Ceccon era quello del trionfo.

“SIAMO PRONTISSIMI”

Parole di campioni. “Bravi, avete spaccato” fa Greg ai quattro. E questi: “Ti vogliamo nella staffetta”. “Così non andiamo nemmeno in finale” dice Paltrinieroi. Miressi: “E’ andato tutto bene, se devo essere critico, sono andato meno del previsto solo io”. Deplano definisce “agile” questo quartetto, e i due ragazzi di Thiene, Conte Bonin e Ceccon, toccano il cielo con un dito dopo che Thomas ha toccato la piastra con un record: “E’ il mio secondo record del mondo, mica male. E siamo prontissimi”. “Volevamo farlo e l’abbiamo fatto” dice Conte Bonin che ha mantenuto il posto per la finale che forse doveva lasciare a Ceccon. In batteria, per il miglior tempo, il quarto era stato Manuel Frigo. “E poi ci manca Lorenzo”, che è Zazzeri, rimasto a Firenze. C’è un giro di campioni in azzurro natatorio.



SUPER “CANGURE”

Anche le ragazze australiane sono mondiali di titolo e di primato: il quartetto della 4x100 stile libero vince in 3:25.43 togliendo il record all’Olanda e la loro ultima frazionista, Emma McKeon, nuota addirittura stratosferica sotto i 50 secondi, 49.96!

LE ALTRE FINALI

Variazioni sul tema: il programma è nuovo e propone le stesse gare per maschi e femmine. Lo stile a quattro stili mette in vasca i 200 misti, azzurri presenti ma senza strafare: Alberto Razzetti è sesto, Sara Franceschi ottava. Vincono il sudafricano Seitz e, ottima, l’americana Douglass che sfiora il mondiale che sembrava inarrivabile di Katinka Hosszu, 2:02.13 per Kate contro il 2:01.81 per l’Iron Lady ungherese. La prima finale era stata dell’australiana Pallister, per la felicità di casa: 400 stile libero vinti in 3:55.04, con il giallo del ritiro all’ultimo momento della favorita cinese Li Bingjie con il solito contorno di sospetti.

MORA C’E’

Esce dal giaccone e dalla felpona con il cappuccio Lorenzo Mora per la semifinale dei 100 dorso e fa uscire dal freddo dello stentato avvio mondiale il nuoto azzurro: nei 100 dorso stampa, 49.57, il terzo tempo di accesso alla finale di domani: “Sarà divertente, spero di tirare giù qualcosa e si può ottenere qualcosa di importante” dice; il migliore è l’americano Murphy, 49,17, finisce nono e fuori il giapponese Ryosuke Irie che, racconta Lorenzo, “quando ero bambino tenevo la sua foto nel mio profilo Facebook”.

LE FARFALLE NON VOLANO

La gara più breve, quella dei 50 metri, manda fuori dalla finale, dopo la promozione alla semi, sia Silvia Di Pietro che Matteo Rivolta: tredicesima lei, squalificato lui. “Era freddo  - dice la romana - e già stamattina uscendo dall’acqua mi si è bloccata la schiena; mai trovato in vita mia - dice ancora la ventinovenne - condizioni peggiori”. Matteo ammette: “Mi sono mosso sul blocco, e questo ha condizionato tutto. Mi dispiace”. Il miglior tempo maschile (21.90, unico sotto i 22 secondi) è di Szabo, ungherese, si segnala il quarto crono di Nicholas Santos, il brasiliano che ha quasi 43 anni! Tra le ragazze, sei sotto i 23 secondi, la più veloce è la canadese MacNeil, 24.78. Per Silvia 25.42.
 

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