TRA GREG E GABRI
Quanto alla scelta di Simona fra Greg e Gabriele, si riferisce al fatto che, attualmente, la Quadarella è più da fondo, ma nel futuro vorrebbe spaziare fra le distanze, a partire dai 200 per andar su, come fa la Ledecky («come lei fra qualche anno, chissà») e come già fa Detti, mentre Paltrinieri è più «da lunga», tanto da pensare al fondo e ai 10 chilometri. «Il fondo no, il mare non è la mia acqua» sostiene Simona.
STAFFETTA DA FINALE
Gabriele, nel frattempo, stamattina s’è regalato un altro “scampolo” di mondiale, quarto frazionista nella 4x200 stile uomini che è tornata a una finale mondiale concludendo con il quinto tempo. 7:09.53 il totale formato dall’1:47.59 del ragazzo fiorentino Filippo Megli, dall’1:47.34 di Filippo Magnini, dall’1:47.65 di Luca Dotto (che è andato anche in semifinale nei 50 stile, ottavo tempo, solito Dressel al secondo tempo) e dall’1:46.95 di Detti.
DELFINO AZZURRO
Piero Codia va in semifinale nei 100 farfalla, con il nuovo record italiano, 51.09, nella gara in cui l’americano Dressel chiude con un secondo in meno. «Mi sarei accontentato di 51.6 o 51.7 per andare in semi, ho seguito Dressel e neppure avevo la percezione del tempo» dice Codia che molto tace di solito. In semifinale anche Margherita Panziera con il personale di 2:09.43. «E’ la prima volta che miglioro da Kazan 2015; menomale che ho seguito i consigli della mia famiglia e di Simone». Simone Ruffini è il suo fidanzato, un re di cuori a fior d’acqua visto che a Kazan chiese sul podio la mano alla Ponselè e adesso ha una nuova fiamma in vasca. Avanza d’un turno anche Silvia Di Pietro nei 50 farfalla.
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