Mondiali, Brignone: «Sto faticando un po' ma la neve di casa mi farà rinascere»

Mondiali, Brignone: «Sto faticando un po' ma la neve di casa mi farà rinascere»
di Mario Nicoliello
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Lunedì 8 Febbraio 2021, 07:30

È la detentrice della sfera di cristallo, ma quest’anno non ha ancora vinto. L’ultima volta che Federica Brignone ha calpestato il gradino più alto del podio è stato il 20 febbraio 2020, nella combinata di Crans Montana, proprio nella specialità che, neve permettendo, oggi darà il la al Mondiale di Cortina. La trentenne di La Salle ha trascorso la domenica della cerimonia inaugurale dentro l’hotel dell’Italia, tra la camera e la hall, ma metà pomeriggio non si è sottratta alle domande, a distanza, di giornalisti e tifosi. Si comincia con la combinata alpina, poi toccherà al superG.
Le piace il programma della rassegna?
«Sinceramente non penso all’ordine delle gare. È difficile dire da quale specialità sia meglio cominciare un Mondiale, l’importante per noi è solo correre. Per raggiungere le medaglie occorre mettere tutti i pezzi insieme e tirare fuori il massimo sugli sci».
La statistica dice che nelle ultime cinque combinate di Coppa del mondo lei ha ottenuto quattro vittorie.
«Peccato solo che quest’anno quella del Mondiale sia la prima e l’unica combinata della stagione. Penso che il passato non conti e che ci sia un grande equilibrio in questa specialità, con sette atlete che possono puntare alla vittoria. Occorrerà scendere fortissimi in slalom e attaccare pure in supergigante. Le vittorie rimangono nel mio palmares, ma questa volta si riparte da zero e l’atteggiamento farà la differenza».
Non è che in stagione si è nascosta, per puntare tutto sul Mondiale di casa?
«Assolutamente no, sto dando il massimo sin da Soelden e spero che finalmente in queste due settimane arrivi ciò che cerco. Ce la metterò tutta, sperando di esprimermi al 100% sugli sci, senza esagerare troppo».
Cosa le è mancato finora?
«Non nascondo di aver fatto fatica, ma nonostante ciò fino alla fine di gennaio è stata la mia seconda miglior stagione di sempre. Sono un’attaccante e penso che potrò fare bene in tutte e quattro le gare che farò a Cortina».
Che pista vorrebbe trovare sotto gli sci?
«Preferisco la neve dura e ghiacciata, ma siccome mi esprimo in uno sport all’aperto, fa parte del mio mestiere sapermi adattare a tutte le condizioni».
L’assenza di Sofia Goggia le metterà ancora più pressione?
«No, sono focalizzata sul mio lavoro, senza badare a nulla. L’Italia ha perso una pedina importante che non è possibile rimpiazzare, ma ciò non significa che noi avremo più responsabilità».
Le mancherà il calore della gente?
«Tantissimo. Senza l’affetto della folla non è una rassegna come le altre, sarà un evento strano. Finora sto facendo fatica a rendermi conto di essere al Mondiale. Peccato perché con i tifosi accanto avremmo potuto vivere momenti indimenticabili. Cercheremo comunque di far emozionare i fan a distanza, nell’auspicio di poterli rivedere presto dal vivo».
Tra cinque anni sempre a Cortina ci saranno le Olimpiadi. Crede di poter essere ancora della partita?
«Molto difficile, perché quest’anno compirò 31 anni.

Mi sa che questa sarà la mia prima e anche ultima rassegna in Italia».

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