La prima medaglia per l'Italia ha il sapore della fatica, del dolore, dell'impresa. Sulle strade della capitale del Qatar, la trentenne lombarda delle Fiamme Azzurre corona il suo sogno al termine di una prova di carattere, in cui riesce a superare alcuni momenti di crisi per mantenere il vantaggio nei confronti delle inseguitrici. Il tempo finale è di 4h29:13, nettamente più alto rispetto al primato europeo di 4h04:50 da lei realizzato a metà maggio, vincendo in Coppa Europa all'esordio sulla distanza.
Ma tanto basta per guadagnarsi il meritatissimo podio. Dopo la maratona di ieri, con gli svenimenti, i ritiri a raffica e le inevitabili polemiche per le difficilissime condizioni ambientali (caldo e umidità), c'era attesa nella notte di Doha per la gara di marcia donne, immortalata da altre scene di fatica estreme. All'arrivo però c'è stato il sorriso sul volto dell'azzurra, con due bandiere tricolori in mano e tutta l'emozione per il primo podio in un grande evento internazionale, dopo averlo cercato più volte in passato nella 20 chilometri.
Con questa diventano 44 le medaglie azzurre nella storia della manifestazione, la sedicesima nella marcia. «È la prima medaglia italiana in questi Mondiali - le parole di un'emozionata Eleonora Giorgi - e la prima anche per me.
Sono contenta e fiera di averla conquistata con la maglia della nazionale. Ho usato testa, gambe e soprattutto il cuore, per superare i problemi di stomaco che mi hanno rallentata, ho anche rischiato di non farcela, ma ci tenevo veramente tanto. Sapevo che era un'occasione da cogliere e non volevo lasciarmela scappare. Una gara difficile per tutti, nessuno è abituato a competere in queste condizioni. Per me questa medaglia ha un valore inestimabile, è qualcosa di grande, al termine di una stagione magica. La dedico a me stessa, per aver tenuto duro e aver creduto in questo sogno senza mai arrendermi».
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