Golf, Masters Tournament di Augusta: atteso Molinari per la "giacca verde"

Golf, Masters Tournament di Augusta: atteso Molinari per la "giacca verde"
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Mercoledì 10 Aprile 2019, 10:36 - Ultimo aggiornamento: 15:03
Torna Molinari, torna per vincere. Ad Augusta, nel Masters Tournament, il primo dei quattro major stagionali, dove Francesco sarà uno dei giocatori più attesi alla prova e con le carte in regola per aspirare alla «giacca verde», che sarà indossata dal vincitore. Da giovedì 11 aprile a domenica 14 l'élite mondiale sarà impegnata all'Augusta National, il percorso che il mitico Bobby Jones volle tra i fiori ad Augusta in Georgia. Difende il titolo Patrick Reed, che non sembra nelle condizioni di concedere il bis dopo dodici mesi senza acuti, mentre i primi cinque del World Ranking competeranno per il doppio obiettivo del successo e del trono mondiale. Sono Justin Rose, tornato numero uno questa settimana, e Dustin Johnson, Rory McIlroy, Brooks Koepka e Justin Thomas che lo seguono in classifica, tutti in grado di spodestarlo con una vittoria o anche meno. McIlroy, inoltre, imponendosi nell'unico major che gli manca, centrerebbe un altro obiettivo prestigioso, completando il «grande slam». Poi c'è naturalmente Tiger Woods, che pur non sembrando al meglio, tiene sempre banco e sono in tanti a scommettere, in primis i suoi tifosi, nel suo quinto titolo ad Augusta. Con un field di altissimo livello (87 partecipanti) è sempre arduo avventurarsi in previsioni, tuttavia è lecito attendersi prestazioni di rilevo da Jon Rahm, Bryson DeChambeau, Matt Kuchar, Tommy Fleetwood e da Rickie Fowler, lo scorso anno secondo, senza dimenticare Sergio Garcia, vincitore nel 2017, e altri past winner quali Phil Mickelson, Bubba Watson e Jordan Spieth.

La prima di Francesco Molinari all'Augusta National fu nel 2006, come caddie del fratello Edoardo, ammesso per aver vinto l'US Amateur l'anno precedente e in terna con Woods. «Fu un'esperienza bellissima ed emozionante e vedere giocare il Tiger di quel periodo in diretta fu straordinario.
Personalmente mi resi anche conto che sul quel tracciato un caddie fa davvero fatica». Dopo sette partecipazioni in cui ha ottenuto il 19° posto nel 2012 quale miglior risultato (20° lo scorso anno) ora l'azzurro si presenta con le credenziali giuste per pensare alla giacca verde. Le certezze derivano da un major vinto (Open Championhip), dalle prodezze alla Ryder Cup, dalla leadership europea 2018 e dalla nuova stagione iniziata con un titolo (Arnold Palmer Invitational) e con il terzo posto nel WGC Dell che viene considerato un campionato del mondo match play. Tutto con un gioco brillante, costante e con un putter sempre più caldo. «Sono certamente in una posizione molto diversa -ha detto- rispetto al passato. Non posso negarlo. La fiducia nei propri mezzi cresce con i successi e io ne ho raccolti parecchi negli ultimi mesi. Credo che la cosa più importante sia quella di non abbassare la guardia e perseverare nel lavoro». Sono trascorsi quindici anni dal quarto Masters firmato da Tiger Woods, dopo aver iniziato la serie nel 1997. Ora punta al quinto, anche se le cose per lui, dopo i problemi fisici, sono cambiate e deve gestirsi in maniera molto attenta, ottimizzando ogni sforzo sia sul percorso che in campo pratica. Le ambizioni, però, sono quelle di sempre. «Sento di poter vincere - ha dichiarato senza girarci intorno - e ho già dimostrato di poterlo fare». Ha poi aggiunto: «È la mia mission. Non voglio conquistare il titolo per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma solo perché un successo del genere è l'obiettivo di tutti i giocatori».
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