Marco Simoncelli è tornato a Coriano:
lacrime e applausi a Fiumicino / Foto

Il papà e la sorella di Marco Simoncelli
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Martedì 25 Ottobre 2011, 10:15 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 19:36

ROMA - La salma di Marco Simoncelli arrivata questa mattina in Italia, all'aeroporto di Fiumicino, con un volo Malaysia Airlines da Kuala Lumpur atterrato alle 6,10. Sull'aereo il padre di Marco, Paolo, la fidanzata Kate, Valentino Rossi e Casey Stoner. Sono stati accolti dal presidente del Coni Gianni Petrucci.

Un centinaio di operatori aeroportuali ha tributato sottobordo del 777 un lungo applauso al feretro, dopo che era stato fatto uscire dalla stiva del velivolo. Molti di loro, uno alla volta, si sono avvicinati al feretro, avvolto in un pallet coperto da una rete, toccandolo e facendosi il segno della croce. Anche alcune decine di passeggeri dello stesso Boeing hanno seguito la scena dal tunnel sopraelevato.

Il feretro scortato dalle forze dell'ordine alle 6:40 è stato trasferito dalla pista fino all'area merci, dove c'è stati l'espletamento delle formalità doganali. Sul pallet che avvolgeva il feretro solo una targhetta anonima che riporta la sigla dell'aereo. Le operazioni doganali si sono svolte in modo molto celere: nell'attesa, il papà e gli altri familiari hanno sostato una ventina di minuti in una saletta riservata, prima di essere accompagnati, scortati dalla Polaria, nella zona cargo City.

Alle 7,32 il carro funebre con a bordo la bara ha lasciato Fiumicino diretto a Coriano, dove è giunto dopo le 12. Scene di grande commozione hanno preceduto l'uscita del feretro da Cargo City: tantissimi operatori aeroportuali si sono stretti attorno al papà di Marco, Paolo, in lacrime, abbracciandolo. Una ragazza gli ha consegnato un mazzo di fiori bianchi chè stato poi messo nel carro funebre. Lunghissimi applausi hanno accompagnato l'uscita del carro funebre.

Il feretro, seguito da un corteo di auto con il papà Paolo e la fidanzata Kate, a Coriano è entrato nell'area della casa di famiglia, in via Cà Cianci. Da lontano è stato possibile vedere un lungo abbraccio del papà con la mamma Rossella e con la sorella minore Martina. Oggi saranno i familiari a vegliare Marco, mentre la camera ardente sarà aperta al pubblico domani dalle 9 alle 22. I funerali si terranno giovedì alle 15.

In piazza Don Minzoni e davanti alla chiesa di Santa Maria Assunta dove si terranno i funerali, si sono moltiplicati nelle ultime ore i mezzi di fiori e gli striscioni. “A te che hai tenuto aperto fino all'ultimo”, si legge su quello del Bar Centrale, il locale principale della piazza. Il Comune sta allestendo la camera ardente che sarà aperta domani nel Teatro Comunale. La salma del campione dovrebbe essere sistemata non sul palco, ma ai suoi piedi; intorno due candelabri e un crocifisso.

Una camera ardente privata è stata allestita nell'abitazione della famiglia; l' ingresso della strada che porta alla villetta, fuori Coriano, è piantonato dai carabinieri. Poco dopo il ritorno a casa il padre di Marco Simoncelli è uscito mano nella mano con la figlia Martina ed è andato a ringraziare i carabinieri per il servizio che stanno svolgendo in questi giorni. Da questa mattina uno striscione “Ciao Marco” campeggia sulla residenza comunale di Palazzo Garampi, a Rimini, «come segno tangibile della solidarietà della comunità riminese col senso di genuino cordoglio provocato in tanti dalla sua scomparsa».

«Dopo la funzione non so dove sarà portata la salma di Marco, credo che la famiglia sia orientata per la cremazione». Così il parroco, don Egidio Brigliadori, dopo l'incontro con la famiglia di Simoncelli.

Visibilmente commosso, Paolo Simoncelli poco prima di lasciare Fiumicino ha ringraziato i giornalisti e fotografi presenti: «Grazie, Marco è sempre stato disponibile con voi, spero anche io di fare altrettanto. Grazie veramente a tutti». Quindi è salito a bordo di una monovolume scura che ha seguito subito il carro funebre con il feretro del figlio.

«Marco era un grande e non lo dimenticherò mai», ha detto Valentino Rossi appena sbarcato. Apparso piuttosto tranquillo, Rossi, cappello nero con visiera, felpa dello stesso colore e tuta da ginnastica grigia, alla domanda se fosse vero che avrebbe smesso di correre ha risposto: «Non l'ho mai detto, probabilmente è stata una dichiarazione fatta soltanto per vendere i giornali».

«A Marco mi legano tantissimi ricordi, stavamo insieme quasi tutti i giorni. Ci allenavamo insieme in palestra e andavamo sempre a girare con tutto ciò che era a motore, questi sono i ricordi più belli che ho - ha aggiunto Valentino Rossi al suo arrivo - Cosa ho pensato in queste ore? Non ho pensato a niente, solo che mi dispiace. Ho parlato con Paolo, sta abbastanza male e lo abbiamo abbracciato tutti. Sono cose che vorresti non succedessero mai, invece ogni tanto capita. Noi piloti purtroppo sappiamo che può succedere una cosa così».

«Al papà ho detto poche frasi - ha raccontato Gianni Petrucci - Domenica quando abbiamo disposto il minuto di raccoglimento, prima delle partite, c'è stata una totale dimostrazione di quanto fosse amato questo atleta. Era un ragazzo sempre sereno e disponibile. La nostra presenza qui è per dimostrare l'amore e l'affetto per questo ragazzo. In questi momenti bisogna solo pregare, e che Dio lo abbia in gloria. L'essere umano è fragile chi ha fede deve pregare, chi è nello sport spesso viene visto come un qualcosa di irraggiungibile e invece è fragile come tutti gli esseri umani. Marco rappresentava la gioia di vivere, se n'è andato un campione dello sport italiano».

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