Non una maratona, ma una vera e propria «corsa alla sopravvivenza». Così l'azzurra Sara Dossena al termine della maratona che ha inaugurato ieri sera i Mondiali di atletica in Qatar. Nonostante la gara sia cominciata alle 23.59 locali, la temperatura faceva registrare 32,7°, con un tasso di umidità del 73,3%: condizioni letteralmente insostenibili per i maratoneti, che hanno messo in serio pericolo la propria salute.
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Un numero decisamente insolito di atlete è stato costretto a ritirarsi prima del termine della maratona, fra svenimenti e continui soccorsi dei medici. Sara Dossena, che si è fermata al 13° chilometro, ha così commentato l'accaduto: «Fermarmi, per me, era una cosa inconcepibile, soprattutto indossando la maglia azzurra a un Mondiale. Sarei arrivata anche camminando, ma non respiravo, il mio fisico è esploso e sono svenuta. Avrei voluto ripartite, ma a stento camminavo. Era diventata una situazione pericolosa. Mai provato condizioni così».
La 34enne bergamasca ha ribadito il concetto scrivendo su Instagram: «Nessuna scusa e nessuna polemica, stanotte non abbiamo corso una maratona ma una corsa alla sopravvivenza. Questo non è lo sport che mi fa amare la fatica ma solo sofferenza pura». Molte delle maratonete non solo non sono riuscite a concludere la corsa, ma sono state anche portate via in sedia a rotelle o in barella.