Un'impresa storica che però non diventerà un record, in quanto non omologabile per le condizioni particolari in cui è stato ottenuto. Quello della Kosgei è invece un primato a tutti gli effetti, che migliora quello, da alcuni ritenuto da leggenda, di Paula Radcliffe nel 2003 a Londra in 2h15'25", e che invece è durato 'solò 16 anni. A voler essere pignoli, si può far notare che il tempo di oggi la Kosgei l'ha ottenuto "scortata" da due maratoneti uomini, ma lo stesso fece a suo tempo la Radcliffe e la Iaaf non ebbe, e non avrà adesso, nulla da eccepire. Il nuovo record diventerà ufficiale, e va sottolineato il fatto che migliora di 1'21" quello precedente, come dire un'enormità in una volta sola. L'atleta del Kenya ha costruito la sua impresa fin dall'inizio, visto che ha corso i primi 10 km in 31'28", quindi ad andatura fuori dai normali parametri, e poi ha continuato su ritmi non alla portata delle altre. La prima metà gara è stata percorsa in 1h06'59", la seconda in 1h07'05", quindi ad andatura pressoché identica, e ha tagliato il traguardo a ritmo di record e a Chicago ha bissato il successo dell'anno scorso. Intanto i libri sulla maratona, tra ieri e oggi, vengono riscritti.
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