La notte italiana tra giovedì e venerdì parte la Prada Cup, la selezione fra i tre challenger Luna Rossa Prada Pirelli, American Magic e Ineos Team, ma l’inizio settimana ha già anticipato la spettacolo. L’Arbitration Panel ha autorizzato i kiwis ad allenarsi con i challenger prima della Prada Cup. Ne hanno approfittato gli inglesi, in pieno recupero, che si sono prodotti in belle partenze. In allenamento Te Rehutai (“Spirito dell'Oceano”), su una manovra si è scenograficamente rovesciato. Nessun ferito, né danni alla barca, prontamente raddrizzata, ma sicuramente una dimostrazione di quanto i giochi siano aperti. Nel frattempo su Luna Rossa sono riapparse le “sartie volanti”, una manovra abolita dalla Luna nelle regate prenatalizie forse per ridurre l’attrito, ma reintrodotte, vedremo come, probabilmente per questioni regolamentari. La Coppa America, va sempre ricordato, è evento che poco ha a che fare con Pierre de Coubertin. Ciascuno è spinto da ragioni e passioni che vanno oltre. Non si fanno prigionieri. Per Luna Rossa Prada Pirelli, per Patrizio Bertelli, per Max Sirena, per il team, prevalere significa chiudere un cerchio lungo 20 anni di investimenti e sacrifici personali e familiari enormi. Significa inoltre render merito all’Italia e al made in Italy, anche in termini di tecnologia e organizzazione.. Per Ineos Team UK vincere significa riportare a casa il Trofeo perso nel 1851, 170 anni fa.
La Casa Reale segue da vicino. Timoniere e skipper è Sir Ben Ainslie, carattere forte, 5 medaglie olimpiche consecutive vinte tra Atlanta 1996 e Londra 2012 (2 in Laser, 3 in Finn). La prima d’argento, le altre d’oro.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout