«Per tutti gli sportivi, per tutti gli atleti che ogni giorno sudano con l'obiettivo di poter un giorno partecipare ai Giochi olimpici o ancor più poter partecipare ad una edizione dei giochi olimpici organizzati in “casa” - si legge nella nota - sarebbe una ferita che solo chi ha fatto sport e ha avuto l'onore di rappresentare il Paese può conoscere. Siamo per il rispetto, delle Istituzioni siano esse nazionali che internazionali, ma soprattutto, siamo per il rispetto dei ruoli e delle competenze. Per questo - conclude la Cna - riteniamo che i comitati olimpici nazionali, così come il Cio, e le autorità di governo, debbano lavorare insieme con l'obiettivo di rafforzare la loro peculiare missione e debbano avere quell'unico ruolo, che si fonda sulla garanzia irrinunciabile della libertà dello sport».
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