Kwiatkowski: «Vittoria bellissima e inattesa, voglio uno sterrato con il mio nome»

Kwiatkowski: «Vittoria bellissima e inattesa, voglio uno sterrato con il mio nome»
di Francesca Monzone
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Sabato 4 Marzo 2017, 22:58
È tornato Micael Kwiatkowski e lo ha fatto nel modo migliore, giocando d'astuzia e vincendo così Strade Bianche, la classica più giovane ma già amatissima dai corridori. Il polacco della Sky che nel 2014 aveva proprio vinto questa corsa e poi anche il mondiale, dopo un 2016 difficile ha dimostrato di essere tra i più competitivi e tra i suoi obiettivi c'è sicuramente il mondiale. 
Quando ha avuto la certezza di vincere la corsa oggi?
"Ho avuto la certezza di vincere solo sull'ultima salita anche perché il mio direttore sportivo non mi ha mai detto i distacchi, mi diceva solo che stavo andando bene".
Che tipo di corsa è stata?
"Sicuramente molto difficile sono dovuto rimanere sempre concentrato, perché i rischi di caduta erano veramente tanti a causa della pioggia. Nelle curve in particolare abbiamo dovuto prestare molta attenzione proprio perché l'asfalto era viscido, mentre i tratti sullo sterrato alla fine erano ancora asciutti".
Oggi avete corso con la pioggia, quanto ha influito il mal tempo sul risultato della corsa?
"Secondo me alla fine non molto, lo sterrato era umido e in alcuni punti asciutto e polveroso. Io credo che la differenza vera sia stata fatta dalla tattica della corsa, con l'attacco della Lotto subito dopo Montalcino e tutti si sono sentiti in dovere di rispondere, ma secondo me era troppo presto. Per questo a mio avviso c'è stata quella grande caduta, proprio perché tantissimi hanno risposto all'attacco della Lotto cercando di stare davanti. Il vento più che la pioggia ha dato fastidio". 
Dopo la stagione difficile dello scorso anno avete deciso di puntare subito sulle classiche iniziando proprio con questa corsa?
" In realtà no. Ero molto contento della mia preparazione invernale e anche nelle gare che ho appena disputato mi sentivo bene. Non ho fatto una preparazione particolare per questa corsa e non avevo puntato alla vittoria. È andata bene e dopo una stagione difficile come lo scorso anno, la vittoria di oggi è stato il miglior modo per incominciare questa nuova stagione".
Lei ha detto che lo scorso anno è stato difficile e quanto ha influito in questo il cambio di squadra?
"Lo scorso anno penso di essere stato proprio io ad aver sbagliato e non la squadra perché correvo sempre al limite. La squadra mi ha sempre supportato sia a inizio stagione che alla fine. Ora sono molto più tranquillo e i risultati si vedono".
Quali sono gli obiettivi di questa stagione?
" Gli obiettivi sono gli stessi della scorsa stagione, con le Ardenne e poi vorrei essere di supporto alla squadra per il Tour de France e punterò al mondiale".
La corsa di oggi si è decisa presto a causa del mal tempo. In particolare i suoi avversari sono partiti molto forte mentre lei ha mantenuto la calma. Questo è stato il segreto per vincere oggi?
" La corsa ha iniziato a farla dura subito la Lotto Soudal. Per quanto riguarda lo sterrato del Sante Marie già dallo scorso anno sapevo che era troppo lontano per attaccare e che avrei solo sprecato energie. Ci sono state cadute e io mi sono trovato nel gruppo dei 14, poi arrivati sul Sante Marie ho lasciato che facessero gli altri e io ho cercato di mantenere la gamba fresca, anche perché con me non avevo compagni di squadra. Quindi ho attaccato più avanti sapendo che gli altri avevano dato già tutto in quel tratto". 
Fabian Cancellara è ad oggi l'unico che ha vinto questa corsa tre volte e per questo gli organizzatori gli hanno dedicato lo sterrato del Sante Marie. Lei con due vittorie è il più vicino a realizzare questo stesso risultato, le piacerebbe avere un tratto di sterrato con il suo nome?
"L'organizzazione ha avuto una bellissima idea dedicando un settore a quel corridore che conquista tre vittorie in questa corsa. Il settore dedicato a Cancellara secondo me è il più bello e per questo nutro un po' di gelosia nei suoi confronti. Sicuramente tornerò su questa corsa per vincere una terza volta e avere un tratto si sterrato con il mio nome". 
 
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