Tour del Qatar, Kristoff si prende la rivincita su Cavendish. L'Uci scagiona la Katusha

Tour del Qatar, Kristoff si prende la rivincita su Cavendish. L'Uci scagiona la Katusha
di Francesca Monzone
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Martedì 9 Febbraio 2016, 17:36 - Ultimo aggiornamento: 20:10
Alexander Kristoff mette il sigillo sulla seconda tappa del Tour del Qatar. Nello sprint finale il corridore della Katusha, che festeggia il primo successo della stagione, ha battuto Mark Cavendish. Quest’ultimo mantiene la maglia di leader. Nella frazione di 135 chilometri da Katara Cultural Village all'Università del Qatar, sul percorso dei prossimi Mondiali, Mark Cavendish della Dimension Data ha chiuso in seconda posizione seguito da Roy Jans della Vanity. Non è mancata una caduta: nello sprint finale, nell'ultimo chilometro che ha spaccato completamente il gruppo, sono finiti a terra diversi corridori.
E’ stato un bel duello quello di oggi tra il corridore dell'Isola di Mann ed il vichingo della Katusha dopo quello di ieri con Cavendish che aveva brindato alla prima vittoria stagionale per se stesso e per la sua nuova squadra, l'africana Dimension Data.
Oggi invece a trionfare è stata la squadra russa grazie anche ad uno straordinario lavoro di squadra. Il treno rosso della Katusha ha guidato con precisione Kristoff che è riuscito così a prendere la posizione migliore per lo sprint finale. “Anche se il traguardo era un po' in salita siamo riusciti a fare un ottimo lavoro - commenta il capitano della Katusha - Abbiamo lavorato molto per trovarci in una posizione ottimale nell'ultimo chilometro e io nel rettilineo finale ho seguito la ruota di Jacopo Gaurnieri. Tutto ha funzionato bene. La squadra ha lavorato bene non solo nel finale ma anche nella prima parte della gara. Sono veramente contento".
Una giornata di festa in casa Katusha perché oltre alla prima vittoria del 2016 si festeggia anche la notizia della non sospensione in seguito alla seconda positività di un suo corridore, il russo Vorganov positivo al Meldonium, un farmaco antischemico. In base ai regolamenti internazionali, la Katusha rischiava uno stop dai 15 ai 45 giorni poiché Luca Paolini a luglio e appunto Vorganov la scorsa settimana erano risultati positivi ai test antidoping in meno di 12 mesi. La commissione disciplinare però ha stabilito che la squadra in questi due casi non aveva colpe e responsabilità e che aveva vigilato nel modo corretto sui suoi corridori. In particolare per il caso di Paolini trovato positivo poco prima del Tour de France alla cocaina, si parla di uso "ricreazionale" della sostanza, per tanto non imputabile al team.
Domani, tappa numero tre, si correrà una cronometro individuale sul circuito di Losail lo stesso del MotoGP su una distanza di 11,4 chilometri.
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