Coni, Malagò: «Mai risultati così alti per il nostro sport come negli ultimi cinque anni»

Malagò
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Mercoledì 8 Maggio 2019, 15:18 - Ultimo aggiornamento: 18:56
Promosso lo sport italiano, soprattutto nell'ultimo quinquennio. Il bilancio è di Giovanni Malagò. «In 105 anni di storia del Coni non ci sono mai stati risultati sportivi così di livello come negli ultimi cinque. Ci può essere il singolo sport che è andato meglio o peggio, ma il 2018 è stato un record assoluto in termini olimpici». Lo ha detto il presidente del Coni all'audizione in Commissione Cultura della Camera, nell'ambito dell'esame in sede referente del disegno di legge in materia di ordinamento sportivo, professioni sportive e semplificazione. «Certo, se poi l'opinione pubblica si concentra sulla mancata qualificazione dell'Italia ai mondiali di calcio, allora è stato un dramma», ha aggiunto. «I dati dell'Istat, che mi sono arrivati ieri, certificano per il sesto anno consecutivo una crescita del numero di chi fa sport in Italia: nel 2018 l'aumento è dell'1,4%, la percentuale più alta di sempre corrispondente a 20 milioni e 730mila persone che dichiarano di fare sport. Questo viene messo agli atti ed è il frutto del lavoro fatto in sinergia con le Federazioni». 

Giovanni Malagò è tornato a parlare anche della contestata legge che ha previsto la nascita di Sport e Salute, Malagò ha ribadito ai deputati: «Il rischio che qui si sfasci tutto è elevato, qui salta tutta la dinamica del sistema sportivo. Il Coni non ha personale, non ha pianta organica. Se modificate l'oggetto sociale (con la nascita di Sport e Salute, ndr) il Coni sarà una semplice rappresentanza e questo la carta del Cio non lo può accettare. L'ho detto a Giorgetti, prendi la testa di Malagò ma non prendere la testa del Coni perché state facendo una cosa senza senso».

«I miei rapporti con gli interlocutori del governo sono idilliaci, ma non darò mai il mio assenso a quanto fatto.
Sono orgoglioso che questo governo si occupi finalmente dello sport nella scuola e di tutte le tematiche sulla salute. Ma è il veicolo che non è comprensibile: o si duplicheranno le risorse oppure quelle cose nessuno sarà in grado di farle. Questo mondo non si può dividere, se le cose sono state fatte male bisognerebbe sapere cambiare idea»
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