Volleyi, il mondiale per club è del Sada Cruzeiro: Civitanova ko per 3-0

Volleyi, il mondiale per club è del Sada Cruzeiro: Civitanova ko per 3-0
di Vanni Zagnoli
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Domenica 12 Dicembre 2021, 18:17

Ci eravamo abituati bene, a trofei internazionali a tutto spiano. L’Europeo maschile e femminile, due Champions donne di fila, la Champions di Civitanova e la finale di Trento persa a Verona, più Cev e Challenge cup assortite.

Ci eravamo abituati talmente bene che il 3-0 del Sada Cruzeiro sulla Lube è inatteso, con solo il terzo set abbastanza equilibrato. Chissà come sarebbe finita con Fefè De Giorgi ancora sulla panchina marchigiana, perchè il ct campione continentale con l’Italia aveva inanellato scudetto e Champions, due coppe Italia e il mondiale per club. Il patron Giulianelli l’ha incredibilmente esonerato prima della fine della regular season. 

A Civitanova Blengini ha vinto lo scudetto, da favorito, ma non la supercoppa italiana, andata a Trento, in finale su Monza, nè il mondiale per club. Competizione singolare, a invito, ripresa nel 2009 dopo 16 stagioni di stop e da allora organizzata a Doha (Qatar) 4 volte, a Betim (Brasile) 5 (più una Belo Horizonte) e due in Polonia. Quest’anno si parlava di Modena, come ospitante, invece è rimasta in Sudamerica. L’Italia la ospitò tre volte nelle prime 4, a Parma, Milano e Treviso, con successi di Parma e (due) di Gonzaga Milano.

Vince il sestetto di Belo Horizonte, per la 4^ volta, è a un titolo da Trentino volley, lo fa con merito, sfruttando la controserata della Lube al servizio, con 26 errori in 3 set, record negativo a questi livelli. Viene in mente il mondiale italiano, le gare chiave a Torino, lo 0-3 a parziali bassi con la Serbia, dominante al servizio, sugli azzurri di Blengini, nel 2018, e il quarto set, perso, in sequenza, con la Polonia, valso l’esclusione dalle semifinali, per gli allora vicecampioni olimpici.

L’ex ct paga l’assenza di Osmany Juantorena, 36 anni, e la condizione imperfetta di Ivan Zaytsev, 33, difficilmente in grado di rientrare in azzurro per il mondiale 2022, in Russia. Il ds Beppe Cormio ha cambiato troppo, non si capisce perchè abbia rinunciato a Leal, 33 anni, schicciatore di Cuba, in nazionale con il Brasile, passato a Modena.

Nella notte italiana si fronteggiano squadre vecchie, domina Wallace, opposto di 39 anni, che alla fine si congratula in maniera emozionale con l’allenatore Filipe Ferraz, in campo due anni fa, nella finale vinta dalla Lube.

“Cru-zei-ro, Cru-zei-ro”, urla la torcida. Fa venire in mente il mondiale vinto dall’Italia nel ’90, con Julio Velasco, il primo di tre, il punto più alto della storia azzurra, cui manca solo l’olimpiade. “Somos Cruzeiro”, recita uno striscione. Il pubblico ondeggia. Il palleggiatore civitanovese De Cecco, argentino, pare appesantito. Non si capisce perchè Cormio avesse rinunciato, 3 anni fa, all’americano Christenson, per Bruninho e ora al brasiliano, per De Cecco, già bandiera di Perugia. Ha fatto bene a prendere da Trento il brasiliano Lucarelli, schiacciatore di 29 anni, passato da Trento. Primattore è invece Rodriguinho, opposto portentoso, escluso negli ultimi punti del terzo set. Si salva Balaso, in ricezione, è il libero campione d’Europa, non male neppure il cubano Yant, vent’anni. Anzani non incide per nulla, Simon meno del solito, l'opposto portoricano Garcia tradisce i 22 anni.

Civitanova sognava il grande slam, le restano coppa Italia, Champions e scudetto, ma è durissima, perchè Modena non è potenzialmente inferiore e Perugia è sempre lì, con Nikola Grbic, campione d’Europa per club con lo Zaksa, Polonia. Terza è Trento, piegata in semifinale da Civitanova solo sul 21-19. 

La prossima settimana tocca a Conegliano, in Turchia, sarà durissima, ad Ankara: martedì con il Fenerbahce, giovedì con le brasiliane del Praia, di Uberlandia, sabato le semifinali e domenica le finali. L’Imoco è campione in carica, ma ha appena interrotto la serie di 76 successi di fila, fra coppe e campionato.

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