Una vittoria storica in un’edizione altrettanto storica della Classicissima di Primavera, che per l’occasione si è trasformata in Classicissima d’Estate. La corsa è stata molto abbottonata, anche perché il nuovo tracciato che il comitato organizzatore si è ritrovato a proporre dopo il rifiuto di molti dei comuni del savonese ad ospitare la gara ha toccato i 312 km compreso il tratto di trasferimento prima del via ufficiale: il caldo e la difficoltà di una classica monumento hanno poi fatto il resto.
Il primo importante colpo di scena è stato vissuto a 35 km dall’arrivo, durante il passaggio all’interno di Imperia: Julian Alaphilippe, vincitore lo scorso anno della Classicissima, è vittima di una foratura, ma grazie al lavoro dei suoi compagni di squadra riesce a rientrare nel plotone. La corsa esplode definitivamente al passaggio sul Poggio, ultima salita di giornata: a rompere gli indugi per primo è Vincenzo Nibali, motivato a concretizzare l’ottimo lavoro svolto dalla Trek-Segafredo con le belle azioni di Jacopo Mosca e di Gianluca Brambilla. Pochi attimi dopo il suo scatto, Wout Van Aert e Julian Alaphilippe riescono a superarlo. Il francese della Deceuninck-QuickStep non sembra avere il colpo di pedale del 2019, quando si impose allo sprint in via Roma: negli ultimi metri di salita sembra infatti piantarsi, e in discesa prende troppi rischi nelle curve. Van Aert ne approfitta per rientrare e procedere insieme al proprio avversario verso il traguardo: lo sprint è lanciato a 400 metri dall’arrivo, e il belga riesce a piazzare la propria ruota davanti a quella del francese nonostante sia stato in testa per tutti gli ultimi chilometri di gara, consumando quindi molte più energie di Alaphilippe.
La volata dei battuti è regolata dall’australiano Michael Matthews, terzo, mentre in quarta posizione troviamo il tre volte campione del mondo, Peter Sagan. Giacomo Nizzolo, primo degli italiani, è quinto.
Con questo trionfo, Wout Van Aert, re del ciclocross, scrive un bel pezzo di storia anche del ciclismo su strada.
Il belga si è forgiato sugli sterrati della disciplina invernale fuoristrada, nella quale è diventato per tre volte campione del mondo nella categoria Elite. Ma ormai da tre anni è uno degli uomini più temibili anche nelle corse su strada: tra l’altro, Van Aert realizza la doppietta Strade Bianche - Sanremo in un’unica stagione proprio come fece Alaphilippe un anno fa. "È incredibile vincere la Milano-Sanremo dopo aver conquistato la Strade Bianche. Sul Poggio ero al limite, Alaphilippe ha attaccato prima di quando mi aspettassi - ha affermato il vincitore, portacolori della Jumbo-Visma - non sono riuscito a stargli a ruota e ho dovuto inseguirlo. Ha corso molto bene, per fortuna avevo ancora abbastanza energia e sono riuscito a batterlo allo sprint. Per me è una ripartenza di stagione bellissima."
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