Ryder Cup 2020, Koepka pensa al boicottaggio

Ryder Cup 2020, Koepka pensa al boicottaggio
2 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Giugno 2020, 10:50
Dopo le dure prese di posizione a parole, adesso i big del golf potrebbero decidere di passare ai fatti nel caso la PGA of America dovesse decidere di mandare in scena, a settembre (25-27) nel Wisconsin, la Ryder Cup 2020 a porte chiuse. L'americano Brooks Koepka, ex leader mondiale (oggi terzo nel ranking), pensa addirittura al boicottaggio. «Possibilmente», ha spiegato l'americano da Fort Worth (Texas) dove oggi sarà tra i protagonisti del «Charles Schwab Challenge», primo evento post pandemia. «Sappiamo tutti perché gli organizzatori vogliono che la sfida Usa-Europa si giochi. E la motivazione - ha detto facendo il gesto dei soldi con le mani - è di natura economica». «Sono abbastanza sicuro che gli organizzatori non opteranno per la strada di un evento a porte chiuse, quindi non credo che quella del boicottaggio sia un'opzione che dovrò prendere in considerazione». Questo invece il parere di Rory McIlroy, re del golf e tra i primi a scendere in campo per dire no all'ipotesi di un evento senza spettatori.
Eppure Steve Stricker, capitano del Team Usa, si mostra fiducioso sul fatto che possa essere raggiunto un compromesso «se il 50% degli spettatori potesse partecipare all'evento. Ma ancora c'è molta incertezza - ha spiegato - ed è difficile dire se la Ryder Cup si giocherà o no quest'anno».
© RIPRODUZIONE RISERVATA