Augusta Masters, super rimonta di Molinari: ora è primo

Francesco Molinari
di Stefano Cazzetta
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Venerdì 12 Aprile 2019, 23:33 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 10:49
«Un giocatore fantastico»: questo il commento più frequente che cogli tra gli spettatori del Masters. Il riferimento, ovviamente, è a Francesco Molinari che ieri si è reso protagonista di un giro eccezionale: -5 senza nessun bogey, miglior giro nelle sue 8 partecipazioni al torneo. Con il 67, Molinari è balzato in testa alla classifica a -7. Un altro record, perché mai nessun italiano ci era riuscito. Il precedente che più si avvicina è quello di Costantino Rocca che nel ’97, dopo il terzo giro, era secondo in un edizione storica perché consegnò a Tiger la prima delle sue 4 giacche verdi.

Ma qui siamo in una dimensione ancora più grande. Che Molinari fosse tra gli uomini da battere era chiaro a tutti già alla vigilia: il campo ne sta dando ampia conferma. Nessuna sbavatura, nessun errore grossolano, solo un albero colpito (alla 13), mai un avventura fuori dai fairway: Molinari non sarà un trascinatore di folle, non avrà l’esuberanza di molti colleghi, ma se eliminiamo tutto ciò che è accessorio, resta il golf allo stato puro, di cui Molinari è un testimone illustre. Forse il migliore. Nel suo bagaglio attuale c’è tutto il necessario: lunghezza dal tee, precisione nei colpi al green, sensibilità negli approcci corti, affidabilità con il putt. Nessuna paura e tanta aggressività. Se sbaglia qualcosa è perché nel suo mirino c’è sempre e solo la bandiera. Sono in pochi a potergli tener testa.

Alla 18 ha compiuto un autentico capolavoro: con la bandiera corta è finito lungo appena fuori green: davanti a sé aveva un precipizio con terribili pendenze. Bastava un niente che il suo putt finisse corto oppure lunghissimo. Ma il tocco è stato di una maestria suprema. La palla è partita sulla sinistra con la giusta velocità, ha percorso decine di metri prima di piegare verso destra e fermarsi a un metro dalla buca. Quando ha chiuso con il par, gran parte del pubblico si è alzato in piedi. Inevitabile davanti a colpi così. . Decisiva la prova con il putter: .

Aspettativa assolutamente legittima, vista la qualità della concorrenza. Il secondo giro ha visto tanti altri protagonisti e sono tutti degni candidati alla vittoria. Rispondono ai nomi di Jason Day, Brooks Koepka, Adam Scott, Louis Oosthuizen (tutti a -7 come Molinari e tutti già vincitori di major) e poi Dustin Jhonson, Justin Harding e Xander Schauffele a -6. Ma occhio a Tiger Woods: è affamato di vittoria ed è anche lui a -6, a un passo dai leader. Il suo gioco è stato come al solito spettacolare. Colpi sopraffini, ma anche recuperi sovrannaturali. Solo due putt mancati di uno soffio, alla 17 e alla 18, gli hanno impedito di essere in testa. Il pubblico di Augusta è tutto per lui. Le scene sono da delirio: a ogni putt imbucato si sentono boati da stadio, la gente esulta, fa festa, si abbraccia. E lui, Tiger, ringrazia e sorride come mai gli avevamo visto fare in passato. E’ il segno di una serenità nuova che può aiutarlo ad aprire un altro ciclo e superare ogni tipo di difficoltà, compreso l’incidente capitatogli alla 14 quando un marshall maldestro è scivolato e lo ha travolto con un tackle degno delle migliori tradizioni calcistiche.

Il Masters, ovviamente ha fatto le sue vittime. In gara c’erano 87 concorrenti, ne sono rimasti in gara 65 grazie al regolamento che premia i primi 50, più i pari merito, più tutti quelli che sono a non più di 10 colpi dai leader. Tra le vittime illustri, Sergio Garcia, vincitore nel 2017, e Justin Rose, numero uno mondiale.

Oggi terzo giro, quello che da tradizione può rivoluzionare la classifica. Questi gli orari di partenza dei giocatori di testa: Tiger Woods e Jan Poulter (che ha chiuso a -5) alle 20.05 italiane, Justin Harding e Xander Schauffele alle 20.15, Louis Oosthuizen e Dustin Jhonson alle 20.25, Brooks Koepka e Adam Scott alle 20.35, Francesco Molinari e Jason Day alle 20.45.
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