Global Tour, lo spettacolo arriva al Foro Italico

Global Tour, lo spettacolo arriva al Foro Italico
di Piero Mei
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Martedì 8 Settembre 2015, 06:03 - Ultimo aggiornamento: 10:38
ROMA Il campo gara è bianco come le tende che ripareranno dal sole di Roma, se il meteo l'azzecca, e come le statue che fanno la bellezza unica dello Stadio dei Marmi, nel cuore del Fòro Italico, luogo da patrimonio dell'umanità. Lì, su quella sabbia (termine improprio) silicea, mescolata a Tor di Quinto e portata da un corteo di camion, da venerdì a domenica, mattina e pomeriggio, ingresso gratuito in più della metà e molto riservato e vip dalla parte di fronte, quella sotto la curva nord dell'Olimpico, salteranno i migliori cavalli e cavalieri del mondo, quelli a cinque stelle (niente di politico), e quelli a due stelle che strizzano l'occhio anche al gossip, giacché in questa schiera compaiono, fra gli altri, Charlotte Casiraghi, che è la figlia di Carolina di Monaco, bella come mammà, e Jessica Spingsteen, che è “born to jump”, nata per saltare; per correre come papà Bruce. Curioso che in questi tempi di sport misto (in acqua maschi e femmine si confrontano da avversari, come nel tiro, nell'arco, nel tennis del doppio misto ma anche della possibile sfida Serena-McEnroe) l'equitazione, che da sempre mette uomini e donne a competere, la parte protagonista siano proprio le signore, a cominciare dalla portoghese Luciana Diniz che guida la classifica. Di che? Del Longines Global Tour, che è una specie di Formula Uno del salto ostacoli, una invenzione decennale che per la prima volta fa tappa a Roma (e che ci resti!), per la gioia e il lavoro di Marco Danese, che è il direttore sportivo del Tour. Ci sono Parigi con la Torre Eiffel, Londra con la Horse Guard Parade, Vienna con la Rathaus Platz, la spiggia di Miami, Cascais, Montecarlo, poteva mancare la vera grande bellezza che è Roma? Certo che no: c'era da scegliere e la scelta è caduta sul cuore dello sport, al Fòro Italico dove sanno fare di tutto e c'è meno burocrazia che in Campidoglio. Ai Marmi già saltò in una lontana preolimpica (a quando la prossima?) Raimondo D'Inzeo. La sabbia sarà messa da parte per il riuso perché ormai lo sport non deve buttare niente. Riuso anche dei box, 220, messi lì intorno per il “ricovero” dei cavalli preziosissimi; il Gran Premio di sabato propone 300 mila euro di premi. L'Italia schiera il meglio che c'è in casa sua, l'Inghilterra e la Germania sono formidabili, come la Leprevost, francese, o gli americani. E la nouvelle vague mediorientale, fra arabi e qatarioti: molta tv, molto streaming e un sacco di social. E paparazzi all'erta.