Il Giro d'Italia snobba Roma e il Sud: si parte l'8 maggio da Torino

Il Giro d'Italia snobba Roma e il Sud: si parte l'8 maggio da Torino
di Carlo Gugliotta
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Giovedì 25 Febbraio 2021, 07:30

Il Giro d’Italia 2021 snobba ancora la Capitale. Roma non sarà attraversata dalla carovana rosa, che celebra il 160° anniversario dell’Unità d’Italia, il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, e Alfredo Martini, l’indimenticabile commissario tecnico della nazionale italiana che quest’anno avrebbe compiuto 100 anni. Si è pensato davvero a tutto, tranne che alla Capitale d’Italia e a tutto il Lazio. Si parte e si arriva con una cronometro individuale. L’8 maggio sarà Torino a ospitare la grande partenza della corsa rosa con una prova contro il tempo nelle vie della città. La lotta per la maglia rosa, che quest’anno festeggia i suoi 90 anni, si concluderà a Milano, che potrebbe far vivere ancora una volta la battaglia per la leadership finale all’ultimo secondo, come avvenuto nel 2020, quando il britannico Tao Geoghegan Hart ha beffato Jai Hindley. In mezzo ci sarà tanta montagna, ma non si prospetta una terza settimana durissima, a differenza di quanto si poteva immaginare alla vigilia della presentazione, in quanto le salite sono state ben distribuite fin dalla seconda settimana.  Se Roma e il Lazio sono state snobbate dal Giro d’Italia, non si può dire lo stesso per il vicino Abruzzo, che ospiterà una frazione con arrivo in salita a Campo Felice. Prima di questa frazione, la nona, ci saranno diverse ascese appenniniche che potrebbero mettere in difficoltà i corridori, soprattutto nell’arrivo di Sestola, dove Giulio Ciccone ottenne il primo trionfo in carriera al Giro d’Italia. 

TAPPA REGINA 
Almeno sulla carta, la tappa regina dell’edizione numero 104 del Giro sarà quella con arrivo a Cortina, omaggiata in quanto ospiterà i giochi olimpici invernali del 2026 insieme a Milano.

La presenza dello Zoncolan, due frazioni prima di Cortina, potrebbe trarre in inganno: la salita friulana verrà infatti affrontata non dal versante che la rende l’ascesa più dura d’Europa, ma dal versante di Sutrio, dove la strada è più agevole. La tappa di Cortina presenta invece un dislivello pazzesco in un percorso interamente ricavato tra le Dolomiti, con il Fedaia, il Pordoi e il Giau posizionati prima del gran finale. Alla luce di questa frazione così impegnativa, nella terza settimana le carte potrebbero rimescolarsi sugli arrivi in quota di Sega di Ala, di Alpe di Mera e di Valle Spluga. La cronometro finale di Milano potrebbe quindi di nuovo essere tutt’altro che una passerella conclusiva in un Giro che si preannuncia davvero di difficile interpretazione.

PROTAGONISTI 
Tanti i big al via. Le speranze italiane sono affidate a Filippo Ganna, che potrebbe puntare a vestire il simbolo del primato al termine della prima tappa, come avvenuto nel 2020, e Vincenzo Nibali, che dovrebbe puntare alla classifica generale. Sono annunciati anche Egan Bernal, trionfatore al Tour 2019, e il giovane talento Remco Evenepoel, che sta recuperando dalla brutta caduta rimediata nella scorsa edizione del Lombardia. C’è davvero di tutto in questo Giro d’Italia, tranne Roma, che viene ancora messa ai margini di una delle gare più importanti al mondo. 

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