Giorgetti ha rivelato che «anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, »si è interessato ai vostri successi, insomma non siete passati inosservati. Mi rende felice e orgoglioso il fatto che oggi il vostro mondo possa essere qui a Palazzo Chigi con queste coppe che portano allegria in un ambiente preso da altri tipi di tensioni e di ingaggio«.
Giorgetti ha concluso spiegando che »lo sport e le discipline di squadra in particolare sono in questo momento il veicolo numero uno per educare e formare i giovani. Si parla della droga ma in questo momento la malattia che colpisce di più i giovani è la solitudine: dobbiamo portarli fuori di casa e fare sport«. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si è detto »orgoglioso di quanto fatto quest'anno dal movimento della pallavolo« e in chiave Tokyo 2020 ha auspicato: »Ripetere Rio 2016 sarà molto complicato, anche perché di medaglie ne avete a disposizione molto poche. Ma nella mia testa e nel mio cuore spero due, sarebbe un grande risultato«. Il presidente della Fipav Pietro Bruno Cattaneo, ha subito risposto: »È difficile addirittura qualificarsi, anche perché in ambito europeo ci sono 55 paesi tutti estremamente competitivi. Noi ci siamo presi la qualificazione in casa, poi se non dovessimo farcela c'è sempre una seconda fase a gennaio che però è una specie di girone dei dannati«. Poi replicando alle richieste del presidente di Trentino Volley e presidente onorario della Lega, Diego Mosna, all'apertura a più stranieri, Cattaneo ha chiarito: »Sono molto rispettoso di quelli che sono gli impegni non solo economici ma anche gestionali e organizzativi di chi gestisce squadre di questa importanza. È evidente che su alcuni temi non siamo d'accordo. Esistono alcuni impegni che ha la nazionale, che è parte di una strategia«.
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