Eurovolley, lo "sloveno" Giani aspetta l'Italia: «Provo a batterti, ma sei la migliore»

Eurovolley, lo "sloveno" Giani aspetta l'Italia: «Provo a batterti, ma sei la migliore»
di Carlo Santi
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Venerdì 16 Ottobre 2015, 03:48 - Ultimo aggiornamento: 10:24
Quando ha firmato il contratto per allenare la Slovenia, Andrea Giani ha detto: «Italia, ci vediamo agli Europei». Era marzo e oggi quel sogno s'è avverato. La Slovenia è la rivale degli azzurri nel penultimo atto della competizione continentale, domani a Sofia, mentre nell'altra partita si affrontano Bulgaria e Francia. Domenica le finali.
Domani pomeriggio si gioca Italia-Slovenia. È la semifinale degli Europei.
«Sarà una partita davvero speciale. Anzi, affascinante».
Cosa proverà a guidare una nazionale contro gli azzurri?
«Potrò dirlo solo domani. È la prima volta anche per me. Sono già emozionato e davvero non so cosa proverò in panchina».
Che squadra è la Slovenia?
«Forte, e non lo dico perché la alleno io. Giochiamo di squadra e siamo un bel gruppo. Abbiamo lavorato tanto per arrivare qui».
Dell'Italia lei conosce tutto.
«Chicco (Blengini, ndr, il cittì) ha disputato una World Cup che è stata un capolavoro».
Eppure è arrivato in corsa, a fine luglio.
«Ho seguito le sue mosse: è stato capace di rimettere insieme tutto il gruppo e dare a tutti la voglia di vincere».
Quali partite ha visto degli azzurri in questo Europeo?
«I primi due set con la Francia. Adesso sto studiando al video le altre partite per preparare la gara di domani pomeriggio (alle 16.45 italiane, diretta RaiDue, ndr)».
Gli azzurri, però, li conosce bene.
«Forti in tutte le posizioni, un gran bel sestetto, da Zaytsev a Juantorena».
Qual è il punto di forza dell'Italia?
«Dico che non ha punti deboli».
Che nazionale è quella di Blengini?
«In questo momento questa Italia è tra le squadre più forti del mondo, forse la più forte. Guardate come ha trattato l'altra sera la Russia: 3-0 che non lascia alcun dubbio».
Lei con la Slovenia ha un bel gruppo: ha eliminato la Polonia campione del mondo.
«Dico, però, che i polacchi sono una squadra rinnovata. Ai giocatori prima della partita ho detto che per batterli occorreva tecnica e qualità».
La semifinale è un bel traguardo per la sua nazionale.
«Per noi tutte le partite in questo Europeo sono state autentiche finali. Adesso lo sono ancora di più».
Nella Slovenia ci sono tanti “italiani”.
«Gli italiani? Certo, ci sono l'opposto Gasparini, Cebulj, Urnaut, Sket e Pajenk. Ma io conto molto sul gruppo ».