Europeo 2019, Giannelli va in doppia cifra e l'Italia rimonta un set con la Grecia: 3-1

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di Vanni Zagnoli
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Venerdì 13 Settembre 2019, 23:03 - Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 00:51

Con le nazionali di secondo piano, l’Italia fatica. A differenza dell’Italia femminile, la nazionale di Blengini soffre anche con squadre di secondo piano. 

A Bari, nel preolimpico, ha rischiato di farsi battere dall’Australia, in Nations league ha sbagliato varie partite, con la Grecia perde il primo set per 17-25, addirittura, soffrendo in ricezione e a muro, poi si scioglie e vince per 3-1.

Roberto Russo è acerbo, per questi livelli, inizia con Matteo Piano e il binomio al centro non è così efficace. Sul 6-12 l’Italia è già in difficoltà, con il Portogallo aveva giocato Anzani, non Russo. Le battute e la ricezione ellenici per un set sono superiori, neanche bastano gli ingressi di Nelli e Lanza; esce Antonov, non in serata. Sul 16-22 il set è andato, arrivano persino due aces di Voulkidis.

A Montpellier, in Francia, va meglio il secondo parziale, con l’attacco più convincente e gli errori ellenici. Entra Balaso per la ricezione, si riaffaccerà anche nei parziali successivi, al posto di Colaci, come libero, mentre Candellaro subentra a Russo: il centrale padovano aveva saltato il torneo di qualificazione alle olimpiadi per Pesaresi, terzo libero, stavolta il ct Blengini ha scelto di portare fra i 14 un quarto centrale.

Torna per un attimo Nelli, alla vana ricerca di un ace, sul +4 Antonov urla perchè si sblocca: l’Italia da anni ha nel secondo schiacciatore il tallone d’Achille, il russo trevigiano per matrimonio era stato titolare all’Europeo di due anni fa, quando l’Italia uscì nei quarti, contro il Belgio. Il muro a tre è imperfetto, la Grecia raggiunge la parità con il 5° ace, Zaytsev e uno scambio lungo chiuso da Juantorena portano al 25-23. La ricezione non è così precisa, anche per questo Giannelli non coinvolge tanto i centrali. Per il terzo parziale, il ct opta per Candellaro e Anzani, più abili in attacco, rispetto a Russo e a Piano. La pipe di Juantorena vale il 7 pari, il problema resta la battuta, come nelle due gare chiave del mondiale, contro Serbia e Polonia. Dall’11 pari arrivano 5 punti in sequenza, con un pallonetto di Antonov, l’ace di Juantorena e il muro di Zaytsev portano. La Grecia scivola a 8 lunghezze, si arrende sul 25-19. 

Lì il più è fatto, l’Italia non può più perdere. Giannelli fa l’attaccante, in fondo non era nato palleggiatore, fra un’azione e l’altra è davvero leader e migliora il livello di gioco. Il punto più sorprendente è sull’alzata di Zaytsev per il palleggiatore trentino. Sul 13-6 è fatta e anche un muro dello zar allontana i greci. La pipe di Juantorena è prepotente, Antonov (7 punti) chiude in fiducia e Candellaro azzecca un muro. Il servizio vincente di Giannelli dà il 25-18, mette la bellezza di 10 punti, bottino da schiacciatore. Il più prolifico è Juantorena, con 21 punti, contro i 12 di Zaytsev, che dà una mano anche in ricezione.

L’Italia non ha mai perso con la Grecia, non poteva certo farlo agli Europei, peccato ci fossero appena 438 spettatori. 

Nel pomeriggio, la Bulgaria batte per 3-0 anche la Romania, avversaria degli azzurri domenica, alle 14, con diretta su Rai2 e su Dazn.

Tra le favorite, anche la Russia concede un set, alla Bielorussia. 

Intanto l’under 18 femminile è in finale mondiale, affronterà gli Usa.

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