Paltrinieri da favola nei 1500 stile libero: oro e record europeo. Bronzo per Detti

Paltrinieri da favola nei 1500 stile libero: oro e record europeo. Bronzo per Detti
di Piero Mei
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Mercoledì 20 Agosto 2014, 18:25 - Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 11:09

Il re del nuoto azzurro (e di quello europeo sulle lunghe distanze in vasca) un ragazzo che non ha ancora vent’anni perch li compir il 5 settembre, nato a Carpi, alto un metro e 91, poliziotto: si chiama Gregorio Paltrinieri e vinse gi una medaglia mondiale, di bronzo, a Barcellona 2013. A Berlino 2014, campionati d’Europa ha vinto l’oro ma non solo: ha anche stabilito il nuovo primato continentale, perché il suo tempo di 14:39.93 è di quasi tre secondi e mezzo inferiore al 14:43.21 del precedente che apparteneva al russo Yuri Prilukov che lo aveva fatto a Pechino 2008. La gara di Gregorio è stata una fuga continua: sempre in testa. I passaggi ogni 100 metri erano continuamente sotto i passaggi di Prilukov e se qualcuno temeva, o sperava, che Paltrinieri mollasse, è andato deluso. Lui in acqua non si accorgeva di nuotare da primato: capiva solo di essere infinitamente avanti perché ad ogni virata passavano metri prima di incrociare gli avversari che andavano in direzione opposta alla sua. A un certo punto, verso gli 800, Gregorio ha pensato di tirare un po’ il freno, ma è stato un attimo: perché farlo? A lui piace nuotare e piace gareggiare così, specie quando si sente bene come si sentiva ieri, quando è un anno intero che passi a prepararti per una gara, che era questa, e quindi non hai paura di niente, specie se in acqua sei felice e se sai che in tribuna a guardarti con il batticuore sono la tua ragazza ed i tuoi genitori, gli affetti più semplici di un ragazzo di vent’anni, moderno e di sani principi. E poi sarà pure un biglietto di presentazione, il nuotare così libero e veloce, per il prossimo viaggio d’istruzione che compirà in Australia dove andrà ad affinare lo stile e l’inglese, mirando ai mondiali che verranno a Kazan 2015, nella Russia asiatica, e più in là a Rio 2016. Il domani, invece, in senso letterale, è la gara che lo aspetta domattina appena sveglio, le batterie degli 800 metri, anche se Paltrinieri dice che la sua gara sono i 1500. Nel futuro, mai dire mai, potrebbe provare anche l’emozione delle acque libere: sarebbe un bel vedere. La sua medaglia d’oro è stata la numero 301 del totale italiano ai Campionati d’Europa da quando esistono: poco più che undici secondi dopo sarebbe venuta la numero 302 grazie a Gabriele Detti che nella stessa gara ha ottenuto il bronzo. I due ragazzi hanno lo stesso allenatore, dormivano nella stessa stanza fino a quest’anno (ora è Samuele Pizzetti il compagno di Greg), ed hanno poco altro in comune: «Uno è dell’Inter, uno della Juve, io non mangio pesce, lui sì» dice Detti che però, da maschio italico, precisa subito: «Una cosa in comune l’abbiamo: ci piacciono le femmine». I due saranno di nuovo insieme ed avversari negli 800: «Speriamo che le parti si rovescino». Il primato di Paltrinieri se lo aspettavano entrambi: «Sapevo di poter andare sotto i 40; per un pelo, ma ci sono riuscito» dice Paltrinieri; «Avevo detto 39.9 e ci ho preso» sorride Detti.

Di lì a qualche minuto il nuoto azzurro avrebe avuto anche la medaglia numero 303 grazie al bronzo dei 100 rana di Arianna Castiglioni, la diciassettenne di Busto Arsizio ch pratica su di sé la nail art, l’arte del dipingersi le unghie che fa fashion, e che dice di puntare su Rio 2016 perché «allora non sarò più tanto giovane govane»: infatti avrà 19 anni. E’ veramente forte qesta Generazione 2.0 del nuoto azzurro.

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