Parigi-Roubaix, Elisa Longo Borghini vince dominando ed è nella storia del ciclismo

«Questa vittoria è indescrivibile. Finalmente mi sono sentita di nuovo bene e sono riuscita a vincere»

Parigi-Roubaix, Elisa Longo Borghini vince dominando ed è nella storia del ciclismo
di Carlo Gugliotta
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Sabato 16 Aprile 2022, 17:10 - Ultimo aggiornamento: 18:24

Trionfo in maglia tricolore per Elisa Longo Borghini. La campionessa d'Italia in carica ha trionfato nella seconda edizione della Parigi-Roubaix femminile, succedendo nell'albo d'oro alla sua compagna di squadra alla Trek-Segafredo, la britannica Lizzie Deignan, che non ha preso parte alla corsa in quanto è in maternità. La Longo Borghini scrive il suo nome nell'albo d'oro di una corsa che lo scorso anno, al maschile, è stata conquistata da Sonny Colbrelli, e che per domani vede tra i favoriti numero uno Filippo Ganna, corridore che vive a poche decine di chilometri da Ornavasso, città del Piemonte della quale la Longo Borghini è originaria.

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«Vittoria indescrivibile»

L'azione decisiva della campionessa d'Italia è nata a 33 km dal traguardo: un attacco in solitaria contro il quale le ragazze della SD Worx non sono riuscite a fare nulla, nonostante nei chilometri finali abbiano davvero dato fondo a tutte le energie residue.

Elisa ha corso anche dei rischi che sono abbastanza comuni in una gara come la Roubaix, soprattutto nel tratto di pavè di Champin-en-Pevèle, dove in una curva ha rischiato di finire dritto. 

Ma il vero capolavoro dell'azzurra è arrivato nel settore seguente, il Carrefour de L'Arbre, il più duro che le ragazze hanno dovuto affrontare, in quanto la Longo Borghini è uscita dal difficile tratto in pavè con 25 secondi di vantaggio sulle inseguitrici. L'ingresso nel velodromo di Roubaix è stato un'apoteosi che ha ricalcato il trionfo di Andrea tafi del 1999, anch'egli vincitore in maglia tricolore. Tra le italiane, chiude in quinta posizione Marta Cavalli, vincitrice dell'Amstel Gold Race. 

«Questa vittoria è indescrivibile - ha spiegato Elisa Longo Borghini dopo l'arrivo - nelle ultime settimane ho sofferto di attacchi di sinusite, sapevo che le mie prestazioni non erano all'altezza dei miei numeri e non ero sicura di prendere parte alla Parigi-Roubaix. E' stata la squadra che mi ha spinta a farla perchè ha creduto sempre nelle mie potenzialità. Ho fatto un passo indietro per farne due in avanti, saltando l'Amstel e la Freccia del Brabante, prendendo delle medicine che mi hanno aiutata a superare questi attacchi. Finalmente mi sono sentita di nuovo bene e sono riuscita a vincere».

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