Coronavirus, l'Uci sospende gare e congela punteggi fino al 3 aprile . Nessuna garanzia per un nuovo calendario

Coronavirus, l'Uci sospende gare e congela punteggi fino al 3 aprile . Nessuna garanzia per un nuovo calendario
di Francesca Monzone
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Domenica 15 Marzo 2020, 19:18

La Federazione Ciclistica Internazionale ha deciso di bloccare tutte le corse e congelare i punteggi per le qualificazioni olimpiche. Dopo giorni di accese discussioni, tra squadre e organizzatori delle corse, la Uci ha proclamato lo stop fino al 3 aprile. Una scelta che in molti stanno già criticando, poiché in questo modo, la sospensione del Giro delle Fiandre e della Parigi Roubaix, del 5 e 12 aprile, ricadrebbe direttamente sugli organizzatori. L’emergenza per il Covid-19 si è allargata a tutta l’Europa e il contagio sembra inevitabile. Nelle dichiarazioni della federazione internazionale nulla appare veramente chiaro. Le disposizioni parlano di decisioni prese in base al l’evolversi della situazione e ai mutamenti che il mondo vive di giorno in giorno, sottolineando che la maggior parte delle qualificazioni olimpiche e paralimpiche sono completate. Va detto che le qualificazioni per Mountain Bike e BMX invece non sono ultimate e la UCI, per non fare differenze, ha chiesto al CIO di congelare i punteggi al 3 marzo, mentre per tutte le altre discipline i punteggi sono congelati alla data del 15 marzo, ovvero con la Parigi-Nizza, alla quale però, non hanno preso parte 5 squadre world tour. Più che chiarezza completa sembra che solo alcuni punti siano stati chiariti: ovvero punteggi e blocco totale fino al 3 aprile. Nessuna garanzia invece viene data per un nuovo calendario e la ricollocazione delle gare annullate. Per tanto le classiche di primavera e il Giro d'Italia potrebbero non avere una nuova data. Il presidente David Lappartient nel comunicato pubblicato oggi dall’UCI ha dichiarato: “ La situazione internazionale legata al coronavirus è accelerata bruscamente negli ultimi giorni, soprattutto in Europa, e questo ha spinto le autorità ad adottare misure più severe che hanno un impatto notevole sul nostro sport. Di fronte a questa situazione senza precedenti e in continua evoluzione, dobbiamo adattare e adottare le misure necessarie per garantire, per quanto possibile, la sicurezza delle persone ai nostri eventi e l'equità sportiva. Con le forti decisioni prese in merito al calendario internazionale UCI e alla procedura di qualificazione olimpica, stiamo fornendo le risposte attese per le persone nel nostro sport. Le sfide che affrontiamo alla luce della situazione attuale richiedono che tutti i membri della famiglia ciclistica e del movimento olimpico siano uniti e forti”. 
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