E, mentre altri sport di squadra hanno ripreso gli allenamenti, cresce il malumore del beach volley. «Ci chiediamo il motivo per cui non sia stato previsto un protocollo specifico per il beach volley, disciplina completamente diversa dalla pallavolo, nella quale in un campo di 64 mq ci sono 2 atleti che possono mantenere senza troppi problemi il distanziamento - affermano le società -. Il protocollo Fipav fa riferimento all'uso delle scarpe e al numero massimo di 12 persone presenti contemporaneamente nell'impianto, ignorando le dinamiche del beach volley».
Nell'esigenza di far ripartire al più presto l'attività di base, le società propongono un ripensamento del protocollo, con alcuni accorgimenti: massimo 8 persone per campo (16 mq a disposizione ad atleta); consentire il passaggio della palla; nelle esercitazioni il divieto di muro; nelle esercitazioni di gioco il divieto di muro e la limitazione del campo. Regole simili sono già state adottate in Germania, dove sono ricominciati sia gli allenamenti agonistici sia le attività amatoriali e il 13 giugno ripartirà il campionato nazionale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA