Coni, Malagò: «Lo sport sta facendo il massimo per aiutare gli ucraini». E su Milano-Cortina: «I lavori procedono ma siamo in ritardo»

CONI, Malagò: «Lo sport sta facendo il massimo per aiutare gli ucraini». E su Milano-Cortina: «I lavori procedono ma siamo in ritardo»
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Mercoledì 9 Marzo 2022, 15:29

Il presidente Giovanni Malagò si è intrattenuto con i giornalisti intervenuti alla conferenza stampa a margine della Giunta Nazionale del CONI svoltosi in mattinata all'Allianz Tower di Milano. Tanti gli argomenti trattati dal n. 1 dello sport azzurro, a partire dalla guerra:

«Il mondo dello sport sta facendo il massimo possibile per supportare il popolo ucraino. Stiamo svuotando i magazzini del CONI anche con dei cimeli d'annata e li manderemo tramite il CIO alla cooperazione. Il comitato ungherese distribuirà alla popolazione materiali e vestiti. Sono in contatto con Serhij Bubka, ci stiamo muovendo per ospitare atleti e atlete nei nostri centri. Il corso della storia - ha aggiunto preoccupato - sta prendendo una piega per cui è pensabile che qualche nazione non ci sia alla prossima Olimpiade».

Sulla decisione di escludere gli atleti russi e bielorussi dalle attuali paralimpiadi: «La mia posizione è quella di membro del CIO, che fa parte di una famiglia. Non mi tiro indietro. Il CIO è stato il migliore in assoluto e dopo poche ore dall'invasione è stato convocato il comitato esecutivo e mandata una comunicazione alle federazioni, senza se e ma, dicendo i giochi finiscono qui per russi e bielorussi. Poi, siccome per alcune competizioni, come la coppa del mondo, la scherma o il tiro, gli atleti erano già sul posto, è stato detto a chi è arrivato che poteva partecipare. Quello che è successo lo sapete, gli atleti del altri Paesi si sono rifiutati di gareggiare contro russi e bielorussi. Quindi o saltavano le Paralimpiadi oppure a malincuore non c'era alternativa».

La conferenza stampa si è svolta a San Siro che, come annunciato dal sindaco Giuseppe Sala, ospiterà la cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina: «I lavori stanno procedendo ma siamo in ritardo, dobbiamo recuperare.

Se non ci fosse margine per recuperare il ritardo sarebbe preoccupante. Il tema Covid non ha aiutato ma ci abbiamo messo del nostro».

Sul palazzetto Santa Giuliana: «Sarei poco serio se dicessi che non c'è preoccupazione, così come su ogni lavoro del dossier olimpico. C'è piena fiducia da parte di chi lo sta seguendo. Noi verifichiamo e controlliamo, parlo quotidianamente con il sindaco Sala. Va detto che il Palazzetto non rientra tra le opere che hanno a che fare con l'agenzia visto che è una struttura privata».

Infine un ritorno sugli screzi tra Arianna Fontana e la FISG: «La situazione Fontana va risolta, penso che ci si debba incontrare. Penso si debbano incontrare la FISG, che è l'interlocutore principe, con il CONI e con Arianna, che è la più grande di tutti i tempi. Nell'interesse di tutti bisogna trovare il modo di convivere il più possibile felicemente. Ma credo che si troveranno tempi e parole per un'intesa nell'interesse dello sport italiano anche verso Milano-Cortina».

 

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