Civitanova vince tutte le finali scudetto. "Sono 4, per i terremotati". L'ex vice Medei è l'erede di Blengini

Civitanova vince tutte le finali scudetto. "Sono 4, per i terremotati". L'ex vice Medei è l'erede di Blengini
di ​Vanni Zagnoli
3 Minuti di Lettura
Domenica 7 Maggio 2017, 20:21
Quattro su quattro, Civitanova non sbaglia mai. Poker di scudetti, è imbattuta nonostante i cambi di dislocazioni: Macerata, Treia, adesso il paese sempre marchigiano. 
Finisce 3-0, oggi 3-1: 28-26, 25-20, 18-25 e 25-14, con 23 punti di Sokolov e 20 di Juantorena. Il più era stato fatto giovedì notte, con quel 31-33 del primo set a Trento, che non perdeva in casa da oltre un anno. Con il 24-26 del terzo, con il 21-24 del quarto, vanificato dalla rimonta trentina. Il tiebreak con doppiaggio del sestetto di Angelo Lorenzetti è significativo del potenziale civitanovese.
E’ il trionfo di Blengini, da oggi solo con la nazionale. Il suo doppio incarico era contestato dagli addetti ai lavori: “Va benissimo, ma non nello stesso campionato”, diceva Andrea Giani, neo allenatore di Milano, dopo Verona, e della Germania, dopo l’argento europeo con la Slovenia. Chicco è animale da podio, con l’Italia, e a caldo ci risponde su paragoni calcistici. 
“Ammiro Allegri - confessava a Modena, dopo avere chiuso la semifinale in 4 gare -, per la calma, e Guardiola per il bel calcio”. Sembra Eusebio Di Francesco, altro esteta innamorato di Pep, che in Champions league dopo Barcellona non ha più disputato finali. Il volley di Blengini ha tanto del Velasco. “Ci siamo ogni settimana, memori del lustro trascorso assieme. Ero suo vice a Piacenza, nella sua Modena bis e a Montichiari”. 
Da 8 stagioni è da solo e la cavalcata è da primattore dello sport italiano. Con la Lube si è aggiudicato la coppa Italia e il terzo posto in Champions, la prossima stagione nel Maceratese puntano puntano al poker: Supercoppa (a Modena è uscito in semifinale) e coppa Italia, alla 2^ Champions e al 5° scudetto. Chicco va, arriva Giampaolo Medei, di Treia, già suo assistente, vincitore della Cev al golden set, con i francesi del Tours, su Trento. Tutto torna, insomma. Come la proprietà. 
“La famiglia Giulianelli e la mia - racconta la presidentessa Simona Sileoni, 45 anni - conduciamo la Lube cucine e pure il volley. Ha 600 dipendenti e la sede a Treia. I nostri primi trofei sono dal 2006, con i 4 scudetti, le 3 coppe Italia e la Cev”. 
E’ mancata giusto la Champions. “Ma neanche noi avremmo battuto lo Zenit Kazan, al 5° trofeo in un decennio, grazie a un budget schiacciante”.
Sileoni è nata un giorno dopo Blengini. “Peccato perderlo…”. La bionda presidentessa sul tetto d’Italia passa in rassegna i suoi scudieri. “Il regista Christenson è un fulmine, l’opposto Sokolov la roccia, Jiri Kovar si è risollevato, è grande e Juantorena mostruoso. Gaghi (Stankovic) è la colonna portante, il capitano, e l’altro centrale, Candellaro la sorpresa stagionale. Io? Sono molto caparbia…”.
Non rivela se ha votato per l’ex tiranno Carlo Magri o per l’ex vice Bruno Cattaneo, per la presidenza federale e si dichiara amica della campionessa uscente, l’occhieggiante Catia Pedrini, che già si è ripresa Bruninho, per l’allenatore bulgaro Stoitchev, con cui cercherà di rivincere anche la Champions. 
“La nostra terra - riflette Simona Sileoni - si faceva ricordare per le poesie di Giacomo Leopardi e la politica di Enrico Mattei, già presidente dell’Eni, ma in questo millennio anche per il volley”. Di queste parti è anche Diego Della Valle, fresco di primo alloro, con la Fiorentina, ma grazie al calcio femminile.
Lo scudetto e la coppa Italia rendono felice Civitanova, governata dal centrosinistra, e pure i terremotati. “Treia è lontana meno di 30 chilometri, da quella zona. Siamo felici di far sorridere centinaia di maceratesi”.
Ah, Trento ha perso la finale di coppa Italia contro i neri (3-1), la Cev 4-1, al golden set, e lo scudetto. Ma Lorenzetti è stato persino più bravo di Blengini, che ha una rosa superiore. 






















 
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