Lettera del Cio: «Il Coni ha obbligo e diritto di autonomia. La legge va cambiata». La replica: «Sorpresi, le risposte sono già nel testo»

Lettera del Cio: «Il Coni ha obbligo e diritto di autonomia. La legge va cambiata». La replica: «Sorpresi, le risposte sono già nel testo»
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Martedì 6 Agosto 2019, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 10:29
È arrivata al presidente del Coni, Giovanni Malagò, una lettera del Cio in cui si esprime «seria preoccupazione» per alcune disposizioni della legge sullo sport attualmente in approvazione in Parlamento. Nella lettera si segnala che la legge «intaccherebbe chiaramente l'autonomia del Coni» in sei punti. Il Cio chiarisce di poter adottare per la protezione del «Movimento di un paese la sospensione o il ritiro del riconoscimento del comitato olimpico».

«Le organizzazioni sportive aderenti al movimento olimpico hanno il diritto e l'obbligo di autonomia, comprese la libera determinazione e il controllo delle regole dello sport, la definizione della struttura e della governance». Così il Cio nella lettera inviata al Coni in cui si esprimono «preoccupazioni» sul disegno di legge sullo sport in via di approvazione in Parlamento. «I comitati olimpici - sottolinea il Cio - possono cooperare con i governi, tuttavia essi non devono intraprendere azioni contrarie alla carta olimpica».

«Sorprende tutto questo interesse del Cio per una singola parte del provvedimento che riguarda il potere politico del Coni. La lettera, forse scritta da funzionari del Cio, il cui contenuto il governo ha appreso dai giornali, è stata scritta forse in maniera frettolosa visto che molte risposte non solo sono già contenute nelle norme della stessa riforma ma anche negli ordini del giorno del relatore preannunciati ieri sera in commissione cultura su cui il governo darà parere favorevole». Lo affermano fonti di maggioranza.

«Funzionari frettolosi? A dire il vero il presidente Bach aveva già avvisato il primo ministro Conte lo scorso 24 giugno prima della votazione per la scelta della sede dei Giochi invernali 2026». È la replica di autorevoli esponenti del Cio alle dichiarazioni di fonti governative che si sono dette sorprese della lettera del comitato olimpico internazionale in merito alla legge sullo sport. Fonti della maggioranza avevano sottolineato che la lettera era stata forse scritta «da funzionari del Cio in maniera frettolosa». «A Losanna il premier aveva parlato con Bach». 

Gli esponenti del mondo olimpico hanno ricordato che a Losanna prima della cerimonia in cui è stata annunciata la vittoria di Milano-Cortina, il presidente Thomas Bach aveva incontrato il premier italiano in occasione della firma del livre d'or e in quella circostanza lo stesso n.1 del Cio aveva chiesto di intervenire sulla legge perché così non andava bene. E la lettera inviata al Coni da Losanna è stata fatta recapitare alle più alte cariche dello Stato: è stata infatti mandata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a quello del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, al premier Giuseppe Conte, ai vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, al sottosegretario con delega allo sport Giancarlo Giorgetti, al ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, ai presidenti di partito e ai capigruppo in Senato (non ai rappresentanti della Camera dove la legge è già passata).
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