Vuelta, Ben King vince la quarta tappa: Kwiatkowski ancora in maglia rossa

Vuelta, Ben King vince la quarta tappa: Kwiatkowski ancora in maglia rossa
di Francesca Monzone
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Martedì 28 Agosto 2018, 18:03 - Ultimo aggiornamento: 20:43

La salita è americana. Alla Vuelta spagnola il primo test importante con arrivo in salita  è di Ben King, 29enne americano di Richmond che sul traguardo di Alfacar, dopo 161 chilometri di corsa resi difficili dal caldo torrido, ha fatto sua la quarta tappa. Frazione numero quattro come quattro sono finora i suoi successi in carriera.
Il corridore della Dimension Data si è imposto in un finale infuocato con una volata. Protagonisti, con lui, Stalnov dell’Astana e Rolland Educational First Drapac, rispettivamente secondo e terzo e autori con altri sei corridori della fuga di giornata partita subito dopo il via.
Dietro, con uno scossone alla classifica generale, sempre guidata da Kwiatkowski, troviamo Simon Yates della Mitchelton Schott che a 3 chilometri dal finale ha rotto gli indugi ed è andato all’attacco per guadagnare posizioni. Alle sue spalle Valverde, uno dei favoriti per la vittoria a Madrid, ha pilotato il gruppo dei big con Kwiatkowsky che è riuscito a mantenere il primo posto anche se ora il suo vantaggio sugli avversari si è assottigliato.
Difatti, Buchmann è a 7” dal polacco mentre Valverde è terzo a 10” con Yates che ha guadagnato tantissimo: dai 37” di ieri ora il suo svantaggio è ridotto a soli 10. Guadagna anche Lopez che da 54” è sceso a 46” di ritardo.
Fabio Aru, arrivato con i migliori, mantiene stabile il suo ritardo che è di 47” mentre ancora in difficoltà appare Vincenzo Nibali che dopo essersi staccato a circa 8 chilometri dalla fine ha tagliato il traguardo con più di 11 minuti di ritardo e nella generale ora è a 12’33”, un distacco difficile da recuperare anche se le salite, quelle vere devono ancora arrivare, e potrebbero dagli qualche soddisfazione.
Bene anche Quintana che a questo punto sembrerebbe al servizio di Valverde e che è all’ottavo posto con un ritardo di 33” mentre Ion Izaguire della Bahrein Merida è a 30” dal polacco.
 
La fuga
La giornata come abbiamo detto è stata caratterizzata da una fuga messa a segno da 9 corridori subito dopo il via e formata da Nikita Stalnov (Astana), Jelle Wallays (Lotto-Soudal), Ben King (Team Dimension Data), Pierre Rolland (Education First-Drapac), Lars Boom (Astana), Oscar Cabedo (Burgos-BH), Luis Angel Mate (Cofidis), Aritz Bagues (Euskadi-Murias) e Ben Gasteur (Ag2r La Mondiale). I fuggitivi hanno preso facilmente il largo raggiungendo un vantaggio massimo di 9 minuti.
Il primo GPM di Alto de la Cabra Montés è stato conquistato da Mate seguito da Ben Gastauer (AG2R-La Mondiale) e Pierre Rolland (Education First-Drapac) mentre lo sprint intermedio di Granada è stato vinto da King.
Prima dell’inizio della salita finale di 12,4 chilometri, tratto di ascesa che porta ad Alfacar, dal gruppetto in fuga si sono staccati King, Wallays e Stalnov. Ben presto Wallays ha lasciato la compagnia dei due compagni ed è stato recuperato dal gruppo che avanzava.
Al comando quindi i due corridori della Dimension Data e Astana, con Rolland che si è lanciato all’inseguimento. Dal gruppo maglia rossa è stato Simon Yates della Mitchelton Scott che ha deciso di attaccare i tre battistrada ormai in prossimità del traguardo.
Il pericolo per la classifica generale è stato intuito da Valverde che ha cambiato velocità per ricucire il buco dal britannico. Lo statunitense nello sprint ha dimostrato di essere il più forte mentre Yates con Valverde hanno lanciato segnali importanti.
 
La quinta tappa
Domani si correrà la quinta frazione ancora mossa con i suoi 188,7 chilometri da Granada a Roquetas de Mar. I GPM sono solo due, uno di terza e uno di seconda categoria. Il primo ad Alto de Orgiva dopo 55 chilometri di corsa mentre il secondo ad Alto el Marchal a 20 dal finale.
 

 
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