Tutto il ciclismo a ruota del Tour

Tutto il ciclismo a ruota del Tour
di Francesca Monzone
3 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Aprile 2020, 07:30
Il Tour de France ancora una volta ha deciso le sorti del ciclismo mondiale e per la prima volta, dalla fine della seconda Guerra Mondiale, non si correrà a luglio. A causa del coronavirus la Grand Boucle andrà in scena dal 29 agosto al 20 settembre, con il Giro d’Italia spostato dal 3 al 25 ottobre e la Vuelta di Spagna a novembre. Il cambio date è scattato già lunedì notte, dopo che il presidente francese Macron, aveva comunicato il divieto di eventi all’aperto fino a metà luglio. La corsa gialla, non ha perso tempo e martedì sera ha comunicato i nuovi periodi. L’ufficializzazione è arrivata ieri, con l’approvazione da parte della Federazione Ciclistica Internazionale. Così nella video conferenza tra Uci e gli organizzatori delle principali corse, si è scritto il nuovo calendario ciclistico mondiale. Quindi il Tour a fine agosto, Giro d’Italia a ottobre, Vuelta di Spagna in novembre e le classiche Monumento nella prima parte di agosto. Il Tour de France, che governa l’economia del ciclismo, ha avuto la priorità su tutto e anche i Campionati Mondiali, che andranno in scena in Svizzera dal 20 al 27 settembre, dovranno assecondare la Francia. Quindi la cronometro uomini Elite del 20, che coincide con l’ultima tappa della corsa gialla, verrà spostata al 23 e sostituita con la relè a squadre. Invariate invece, le date dei Campionati Europei di Trento dal 9 al 13 settembre, che inevitabilmente, si svolgeranno in una forma più pacata a causa della concomitanza con il Tour. Saranno spostati anche i campionati nazionali, che da giugno verranno disputati in agosto dal 22 al 23.
SOLIDARIETÀ
Il presidente dell’Uci, il francese David Lappartient, al termine della video conferenza di ieri, ha espresso la sua gratitudine a organizzatori e squadre: «Vorrei ringraziare il mondo del ciclismo per la collaborazione e il loro impegno in questi tempi difficili. Abbiamo ancora del lavoro da fare per organizzare il nuovo calendario Uci 2020 - ha detto Lappartient - a causa della pandemia che ha scosso il mondo, abbiamo fatto un primo passo molto importante. Insieme riusciremo a superare questa crisi e ricostruiremo il ciclismo dopo Covid-19 ». Per quanto riguarda il Giro d’Italia, Rcs è pronta e ha dato disponibilità per il periodo dal 3 al 25 ottobre. Ma la mancata partenza dall’Ungheria adesso apre la possibilità di tre nuove tappe in Italia. La Sicilia, dopo l’annullamento del suo Giro, sembrerebbe la regione con più possibilità per ospitare la partenza della corsa rosa, ma tutto è ancora in discussione. «Noi siamo pronti a partire il primo week di ottobre end di ottobre - ha detto Mauro Vegli direttore del Giro d’Italia - Quanto alla partenza dall’Ungheria è un’ipotesi ancora sul campo, ma stiamo pensando a situazioni alternative in Italia. Potrebbe anche essere dal sud o dal centrosud».
LE CLASSICHE
Al momento sembrerebbero salve anche le classiche Monumento, le più importanti gare su strada di un solo giorno con le nostre Milano-Sanremo e Giro di Lombardia, il Giro delle Fiandre e la Liegi-Bastogne-Liegi in Belgio e la Parigi-Roubaix in Francia. L’Uci nella sua nota, ha assicurato che si svolgeranno tutte in questa stagione, in date ancora da definire, ma molto probabilmente nella prima parte di agosto, con la Sanremo ad aprire la nuova stagione delle classiche il Primo e a seguire tutte le altre. Se per quanto riguarda il calendario maschile, la Federazione Internazionale ha dato delle indicazioni, nulla è stato detto per quanto riguarda la stagione femminile. Nei giorni scorsi Lappartient aveva dichiarato che anche le donne avrebbero avuto un nuovo calendario, ma ad oggi, nulla è stato deciso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA