Ciclismo, il Tour dei dubbi: rischia anche l’arrivo a Parigi

Ciclismo, il Tour dei dubbi: rischia anche l’arrivo a Parigi
di Carlo Gugliotta
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Sabato 29 Agosto 2020, 07:35
Le gare di ciclismo sono famose per essere una grande festa, ma la grande partenza del Tour de France a Nizza sarà blindata e aperta a pochissime persone. Tutta la regione delle Alpi Marittime è stata infatti dichiarata zona rossa. In strada si circola solo con la mascherina, i locali chiudono in anticipo rispetto ai soliti orari e le autorità locali hanno invitato tutti a rimanere a casa. Il numero dei contagi da Covid-19 in Francia aumenta giorno dopo giorno, ma il Tour de France è una macchina troppo potente per essere fermata. Gli organizzatori hanno creato una vera e propria bolla per tutte le persone che sono al seguito della corsa, giornalisti compresi, che hanno avuto l’obbligo di sottoporsi al tampone entro 5 giorni prima dalla partenza. 
LA BOLLA
Anche le conferenze stampa della vigilia si sono tenute esclusivamente in videoconferenza: corridori e staff delle squadre sono blindati negli alberghi, anche se non mancano contagi da Covid-19 dell’ultima ora: la Lotto-Soudal, ad esempio, ha mandato a casa due meccanici risultati non negativi al Coronavirus. Nel frattempo l’UCI, la federazione mondiale del ciclismo, ha deciso di ammorbidire la regola secondo la quale una squadra è tenuta ad andare a casa qualora ci fossero due positività al Covid-19 in una settimana: la regola sarà applicata ai soli corridori e non sarà contemplato lo staff, che dovrà comunque rispettare rigidi protocolli. 
Alla luce di alcuni contagi che si sono però riscontrati tin altre competizioni, viene da chiedersi se il sistema delle bolle elaborato dall’UCI per salvaguardare i corridori sia davvero efficiente. Chi vuole competere per la maglia gialla non dovrà guardarsi le spalle solo dagli avversari, ma anche dal Coronavirus, che rischia di vanificare gli sforzi fatti lungo mesi e mesi di preparazione. E chiedersi se la carovana riesca ad arrivare fino a Parigi non è una domanda fuori luogo in tempi di pandemia.
Ma lo spettacolo deve andare avanti. 
CITTÀ BLINDATA
E così, in una Nizza blindata, si svolgeranno le prime due tappe di un Tour de France che presenta un percorso molto difficile, con due arrivi in salita già nella prima settimana e una terza settimana terribile dal punto di vista altimetrico. La prima giornata sarà anticipata da La Course By Le Tour, riservata alla categoria donne, mentre nel pomeriggio si svolgerà la tappa che assegnerà la prima maglia gialla. Dopo aver vinto il campionato italiano e il titolo europeo pochi giorni fa, Giacomo Nizzolo è in lizza per conquistare la prima maglia gialla di quest’anno e della sua carriera: “Tutta la squadra lavorerà per me”, ha spiegato senza troppi giri di parole il corridore della NTT Pro Cycling. Per la classifica generale finale, invece, si prospetta un duello tra il colombiano Egan Bernal, vincitore nel 2019, e lo sloveno Primož Roglic
 
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