Parte domani la Tirreno-Adriatico
Il favorito è Alberto Contador

Parte domani la Tirreno-Adriatico Il favorito è Alberto Contador
di Francesca Monzone
2 Minuti di Lettura
Martedì 11 Marzo 2014, 19:16 - Ultimo aggiornamento: 19:24
Parte domani la corsa dei due mari. La Tirreno-Adriatico, la piccola corsa a tappe giunta alla sua edizione numero 49, prova importante nel circuito UCI perché chi punta al Giro e al Tour pedala sulle strade che da Donoratico portano a San Benedetto del Tronto per testare le proprie capacità nell'apertura della stagione.



Non ci saranno i due corridori più attesi, Chris Froome del team Sky che ha dominato l’ultimo Tour, e Vincenzo Nibali, lo squalo dello Stretto che ha vinto le ultime due edizioni della Tirreno-Adriatico prima di conquistare il Giro. Tirreno-Adriatico con 200 corridori che prepareranno la prossima suggestiva corsa, la Milano-Sanremo di domenica 23 marzo.



La maglia azzurra di leader in questa quarantanovesima edizione se la contenderanno lo spagnolo Alberto Contador, che deve riscattarsi dopo una stagione poco brillante nel 2013, e il colombiano Nairo Quintana. Non mancheranno però gli scatti dei velocisti con Peter Sagan, Cavendish e Kittel.



Le tappe come di consueto saranno sette. La prima frazione sarà la classica cronometro a squadre, la Donoratico-San Vincenzo lunga 16,9 chilometri. Poi sarà la volta della San Vincenzo-Cascina, 166 chilometri con un circuito da 10 che verrà ripetuto due volte e in questa frazione verrà assegnata la prima maglia dedicata agli scalatori. Venerdì ci sarà la terza tappa, 210 chilometri da Cascina ad Arezzo, tutta dedicata ai velocisti ma con la sorpresa all’ultimo chilometro che si presenta tutto in pendenza e su pavè. Sabato finalmente arriverà la prima vera frazione dedicata agli scalatori con il tratto da Indicatore a Cittareale Selvarotonda, 244 chilometri con due GPM e arrivo in salita.



La tappa regina della Tirreno-Adriatico 2014 e quella più attesa, la Amatrice-Guardiagrele in cui sicuramente si stabilirà la classifica finale. Ci sarà da scalare il Passo Lanciano che con i suoi 11,3 km all'8.5% porterà il gruppo a sgranarsi lasciando in piedi solo i migliori. Quando mancheranno 13 chilometri al traguardo la strada tornerà a salire e poi due chilometri di discesa. Il finale è da brivido, con gli ultimi 600 metri ad una pendenza 22% con punte al 30%.



Dopo due giorni intensi si respirerà un po’ con la penultima tappa, la sesta ancora una volta dedicata ai velocisti da Bucchianico a Porto Sant’Elpidio in cui tutto avverrà, per la vittoria, nel finale dopo 189 chilometri anche se non si potranno escludere fughe da lontano. Il finale della corsa dei due mari sarà nuovamente una cronometro, questa volta individuale, 9 chilometri tutti sul percorso di San Benedetto del Tronto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA