Con lei , unico familiare, c'è' così solo il fratello Davide che a tutti gli effetti ormai da tempo fa parte dello staff personale dell campionessa. Il lungo rientro che è' stato programmato - sperando che non ci siano complicazioni eccessive e che tutto fili almeno in parte liscio - prevede già oggi un breve viaggio in auto da Aare sino all'aeroporto di Ostershund, nel centro nord della Svezia. Da lì in aereo è prevista c una trasferta a Stoccolma. Poi dalla capitale svedese altro volo verso Monaco di Baviera, in Germania. Da Monaco, altra trasferta in aereo sino in Svizzera , a Ginevra. E da lì, infine, con tempi comunque incerti e facendo gli scongiuri in questa situazione assolutamente fluida ma sempre più' dìfficile e complicata per gli spostamenti internazionali , ci dovrebbe essere modo di rientrare in Italia. «La cosa che comunque mi ha rattristato di più' è non aver potuto sentire l'inno nazionale italiano per la cerimonia della premiazione. Queste cerimonie per noi atleti e per me soprattutto sono davvero molto importanti, significative ed emozionanti», ha spiegato Federica. «Adesso, compatibilmente con gli sviluppi della crisi del Coronavirus, aspetto solo che la Fis mi comunichi quando , dove e come mi saranno consegnate le mie coppe». Il plurale è d'obbligo perchè oltre alla Coppa generale, l'azzurra in questa travagliata ma pr lei magica stagione , ha vinto anche i trofei di combinata e di gigante. Una vera impresa, storica, per lo sci italiano
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