Biathlon, l'italiana Wierer nella storia: le 28enne vince la Coppa del Mondo. «Avverato il sogno di bambina»

Dorothea Wierer
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Domenica 24 Marzo 2019, 14:36 - Ultimo aggiornamento: 17:21

Dorothea Wierer trionfa nella coppa del mondo di biathlon. La 28enne di Brunico entra nella storia come la prima azzurra di sempre riuscita a vincere la sfera di cristallo in questa disciplina. La Wierer realizza l'impresa chiudendo al dodicesimo posto la mass start di Holmenkollen, ultima gara della stagione vinta dalla svedese Hanna Oeberg (che conquista anche la coppa di specialità).
 

 


La finanziera altoatesina si aggiudica così il duello con la compagna di squadra Lisa Vittozzi, undicesima nella gara odierna e seconda nella classifica generale conclusiva, e con la slovacca Anastasiya Kuzmina, alla quale non basta il decimo posto ottenuto oggi per operare il sorpasso sulle due italiane. La Wierer chiude così una stagione da sogno in cui aveva ha messo in bacheca anche un oro nella mass start ai Mondiali di Oestersund e la coppa di specialità nell'inseguimento.

«Quando ero bambina, non potevo immaginare che un giorno avrei vinto la Coppa del mondo. Sono molta orgogliosa di quello che ho fatto e sono orgogliosa anche di far parte di una Nazionale così forte. Siamo pochi atleti in Italia, ma abbiamo grande passione e diamo sempre tutto». Così una felicissima Dorothea Wierer dopo la conquista della Coppa del mondo, la prima assoluta per l'Italia tra uomini e donne. «In questa stagione sono stata molto continua, e questa è stata la mia forza», ha aggiunto la Wierer.
«In questa stagione sono stata molto continua, anche sugli sci, sebbene ci sia stata qualche gara che non è andata al 100% - ricorda la Wierer nel dopo gara - Ma non siamo macchine, siamo atleti, quindi ci sta. Dopo i successi possono esserci dei giorni no e viceversa. Ma sono riuscita a mantenermi su un livello alto e crescere ancora un po' sugli sci». «Per me sarebbe importantissimo, dopo tutti questi risultati che abbiamo ottenuto, se il biathlon potesse avere sempre più spazio in tv, perché è uno sport bellissimo e tutti quelli che lo guardano si appassionano. Ci sono sempre situazioni inaspettate e può cambiare tutto all'utimo secondo: è molto affascinante - conclude - Dedico la vittoria a tutta la squadra, agli allenatori, alla Federazione, al mio gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, agli sponsor, ai tifosi e alla famiglia».

Ad Oslo, grazie agli errori della compagna di squadra Lisa Vittozzi e della slovacca Anastasiya Kuzmina già al primo poligono, dove invece lei ha trovato lo zero, di fatto il risultato finale non è mai stato in discussione, ma comunque Wierer ha dovuto faticare dopo i tre giri di penalità nella seconda serie e l'ha fatto con grande determinazione, stringendo i denti, al punto da non avere la forza per esultare al traguardo, solo quella di scambiarsi un gesto di solidarietà con Lisa Vittozzi, arrivata appena prima di lei e bravissima nel difendere il secondo posto nella classifica generale.

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