Jordan Spieth, campione uscente, iniziato l'anno con un successo (Tournament of Champions), ha poi perso smalto fino a subire il sorpasso di Day. In sostanza si nutre qualche perplessità sul suo conto, ma il 23enne di Dallas, invece, appare piuttosto sicuro e tranquillo: «È bello essere nuovamente qui dove l'anno corso ho vissuto momenti meravigliosi, ma indipendentemente da questo l'Augusta National ha comunque un fascino particolare. Come mi sento? Alla vigilia le cose vanno sempre bene: si percepisce fiducia, buona condizione, ma il difficile viene quando tutto ciò si deve portare sul campo» Differente l'approccio di Rory McIlory, numero tre mondiale smanioso di riprendersi quel primo posto nel ranking. Nel giro di pratica di lunedì ha realizzato anche una 'buca in unò (alla 16ª, par 3, yards 170, ferro 7) facendo impazzire il pubblico che lo seguiva. «Ho avuto belle sensazioni dal mio gioco durante le prove. Il campo, che ho trovato in condizioni splendide, non ha subito praticamente mutamenti dallo scorso anno ed è il motivo per cui non ho ritenuto necessario venirlo a visitare prima. In questi giorni l'ho affrontato abbastanza rilassato, non sono andato a cercare colpi particolari e ho fatto il giusto, quello che occorreva». Saranno al via 89 concorrenti provenienti da 24 nazioni, compresi 28 vincitori di major (16 Masters champions) e dieci giocatori che in epoche diverse sono stati numero uno mondiale. Saranno 38 i membri dell'European Tour. Per il secondo anno consecutivo non saranno presenti italiani, dopo che dal 2010 al 2014 ne erano scesi in campo almeno due con Francesco Molinari sempre presente.
Come ha detto anche Jason Day, la rosa dei possibili vincitori è molto ampia. Oltre al quartetto citato e allo svedese Henrik Stenson e a Phil Mickelson, indicati dallo stesso australiano, vanno ricordati anche Bubba Watson (due Masters nel 2012 e 2014), Rickie Fowler, Dustin Johnson, Zach Johnson, Patrick Reed, il sudafricano Charl Schwartzel, il tedesco Martin Kaymer, lo spagnolo Sergio Garcia e l'inglese Justin Rose.
Non tutti attraversano un buon momento, ma possono mandare all'aria ogni previsione ottimi elementi che in questo caso sembrano più appropriati per il ruolo di outsiders; Keegan Bradley, Jason Dufner, Matt Kuchar, il sudafricano Louis Oosthuizen, il giapponese Hideki Matsuyama, il nordirlandese Graeme McDowell, l'australiano Marc Leishman e il thailandese Thongchai Jaidee. Nel primo giro Jim Herman e Steven Bowditch apriranno il Masters alle ore 8.20 locali (sei ore di differenza con l'Italia). Altre partenze, ore 9,48: Jordan Spieth, Paul Casey, Bryson DeChambeau (dilettante, vincitore US Amateur); ore 10,43: Phil Mickelson, Marc Leishman, Henrik Stenson; ore 11,05: Adam Scott, Kevin Kisner, Brooks Koepka; ore 13,06: Jason Day, Matt Kuchar, Ernie Els; ore 14,01: Martin Kaymer, Bill Haas, Rory McIlroy. Il montepremi è di 10.000.000 di dollari, pari a quello di altri due prossimi major, l'US Open e il PGA Championship, e inferiore solo a quello del The Players Championship (12-15 maggio), il più ricco in assoluto con 10.500.000 dollari.
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