In Cina, nell’estate 2015, Bolt ha dato dimostrazione di essere davvero il padrone dell’atletica. Nessuno si aspettava un atleta così scintillante dopo una stagione più in scuro che in chiaro, con due soli veri squilli, nei 100 metri durante la tappa della Diamond League. A Pechino, invece, tutti si sono dovuti inchinare, Gatlin compreso che sembrava poterlo battere. Un’altra tripletta per Bolt, l’ennesima di una carriera straordinaria. Adesso Bolt è l’atletica e chissà cosa accadrà quando, senza veri protagonisti, lui se ne andrà.
Bolt, dicevamo, stanotte corre. L'uomo più rapido di tutti, 9"58 nei 100 metri e 19"19 nei 200, non lo farà come era stato negli ultimi anni con un assaggio, ossia un 400 metri per testare la condizione; questa volta, vigilia olimpica – e mai Usain in una stagione a cinque cerchi aveva debuttato così avanti – correrà subito i 100 metri. Non in un grande meeting e con un grande palcoscenico, bensì nel 5. Cayman Invitational che si svolge al Truman Bodden Sports Complex di George Town, che è la capitale dell’arcipelago caraibico. Di solito, invece, il debutto di Bolt avveniva a Kingston.
Stanotte Bolt avrà quali avversari il compagno di allenamenti Kemar Bailey-Cole (10.01 la settimana scorsa) e Jason Rogers. Il meeting offre anche le prove dell’italo-americana Jenna Prandini nei 100 e, in chiave azzurra, quelle di Gloria Hooper (100) e Libania Grenot (400).
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