Atletica, Dasaolu vince i 100 metri
davanti a Bolt. Mo Farah oro nei 10 mila

L'arrivo di Mo Farah nei 10.000 metri
di Carlo Santi
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Mercoledì 13 Agosto 2014, 22:42
dal nostro inviato

ZURIGO Usain Bolt si calato, in una giornata invernale con pioggia e tanto vento, nell’europeo dell’atletica. Il Fulmine rimasto in tribuna, ha ammirato la finale dei 10 mila e poi quella dei 100 prima di scendere in campo, parlare al pubblico, dire a tutti che sar in gara il 28 di questo mese nel grande meeting di Zurigo, il Welklasse. La mimato il suo gesto, l’arco e la freccia, marchio di fabbrica di casa Bolt. «Ho bisogno di altre gare ma questa pista è nuova e veloce - ha detto rivolgendosi al pubblico - non vedo l’ora di provarla, davanti a voi che siete straordinari. Sarà qui il 28 agosto, ma prima festeggerò il mio 28esimo compleaanno la settimana prossima».

Bolt ha applaudito prima le ragazze dei 100 metri ammirando il successo della novità della stagione. Parliamo della belga Dafne Schippers, eptathleta lo scorso anno terza al Mondiale di Mosca nelle prove multiple, bravissima stasera nell’incedere senza mai scomporsi neppure quando era braccata dalla francese Myriam Soumaré. La belga ha corso in 11”12, 4 centesimi meglio della rivale, con un 1,7 metri di vento in faccia. Male la bulgara quasi italiana (è la moglie di Simone Collio) Ivet Lalova che, pur vantando 10”77, ieri è finita quinta in 11”33. Poi, si è divertito con la gara maschile, autentica lezione d’inglese poer Christophe Lemaitre. Il campione d’Europa, anzi triplo campione con gli ori nei 100, 200 e 4x100 metri a Barcellona 2010 e Helsinki 2012, è stato superato da James Desaolu, 10”06 contro il suo 10”13 (tempi alti, ma il freddo ha inciso molto). Desaolu, 26enne nato a Londra da genitori nigeriani, è sempre stato in vantaggio su tutti e inutile è stato il tentativo di rimonta di Lemaitre, il bianco che è stato il primo al mondo a correre la distanza sotto i 10 secondi. Terzo posto per un altro inglese, Harry Aikines-Aryeetey (10”22) e quarto il connazionale Dwainn Chambers (10”24).

La seconda giornata degli Europei ha visto il ritorno - e a modo suo - alla vittoria di Mo Farah, oro nei 10 mila conquistato con un finale entusiasmante dopo 9 chilometri a strappi, con il nostro Daniele Meucci, che però qui punta tutto sulla maratona, sesto. Quando Farah ha deciso che era venuto il tempo di andare via, lo ha fatto con prepotenza scattando nell’ultimo giro dove due keniani travestiti da turchi, Kaya finito terzo e seguito da Arikan, erano pronti a braccarlo. Non sono stati loro a infastidirlo veramente: piuttosto, al campione olimpico, mondiale ed europeo la difficoltà maggiori le ha portate un suo connazionale, Andy Vernon, che ha dovuto cedere solo davanti all’autorità del capitano. Mo Farah, felice e rabbioso (ha vinto in 28’08”11 con un vantaggio di 55 centesimi (Meucci ha chiuso in 28’19”79 seguito all’ottavo posto da Stefano La Rosa con 28’49”99) sul connazionale. Con il successo, l’inglese nato in Somalia ha mostrato di essere in salute mettendo fine alle discussioni sul suo cont dpo lo svenimento in maggio alla mezza di New York e il collasso alla vigilia dei Giochi del Commonwealth.

Da dimenticare la velocit azzurra: utti fuori in semifinale i nostri Obou e Cerutti, la Alloh e Irene Siragusa. Fuori in mattinata Marta Milani nella batteria degli 800, a casa anche gli ostacolisti Fofana e Perini con Paolo Dal Molin in semifinale, fuori dalla gara per il titolo Giordano Benedetti negli 800 con una condotta di gara pessima in semifinale, segno che c’è qualcosa da rivedere nella tattica e nella preparazione.

Libania Grenot intanto sprizza sicurezza. Nel giro di pista l’azzurra arrivata da Cuba può davvero stupire anche perché adesso sembra essere pronta a reggere i tre turni. «Contate su di me, non ho paura di nessuna. Farò di tutto, venerdì sera, per regalare una medaglia all’Italia». Libania, che ha corso in pieno controllo la semifinale lasciando che a vincere fosse l’ucraina Zemlyk, 51”24 contro il suo 51”47, è tranquilla. È uscito invece in semifinale Matteo Galvan con un modesto 46”32.

Tra i titoli della seconda giornata, quello di Tiffany Porter: la britannica si è imposta ei 100 ostacoli con 12”76 davanti alla francese Cindy Billaud seconda a 3 centesimi. Nel lungo, nel freddo che ha penalizzato le atlete, vittoria con 6.85 della francese Eloyse Lesuere che ha superato la serba Ivana Spanovic, 6.81. Successo nel disco per il tedesco Robert Harting (66.07) sul polacco Gerd Kanter (64.75) mentre la due giorni del decathlon, gara agguerrita, ha dato il successo al bielorusso Andrei Krauchanka con 8.616 punti grazie anche a un notevole 2.22 nell’alto che ha superato (8.521 punti per lui) il francese Kevin Mayer.

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