Yelena Isinbayeva pronta a tornare:
«Sarò la campionessa olimpica dell'asta»

Yelena Isinbayeva pronta a tornare: «Sarò la campionessa olimpica dell'asta»
di Carlo Santi
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Venerdì 30 Ottobre 2015, 17:27 - Ultimo aggiornamento: 17:29
La zarina è pronta a tornare. Yelena Isinbayeva, l'astista russa nata sotto il segno dei gemelli a Volgograd, la vecchia Stalingrado, la donna più alta di tutte con il suo record del mondo di 5 metri e sei centimetri nel salto con l'asta, 28 volte in festa per un nuovo primato, adesso mamma della piccola Eva che ha sedici mesi, sogna l'oro di Rio. Avevamo lasciato Yelena a Mosca in un giorno di agosto del 2013. Nel vecchio stadio Luzhniki che quando nacque si chiamava stadio Lenin, il posto giusto per i saluti di un'atleta della Russia, Yelena ha vinto il suo terzo oro mondiale volando a 4.89. Un'apoteosi per lei che aveva annunciato l'addio e farlo da vincente davanti ai suoi tifosi - anche se l'atletica quasi mai fa distinzione di passaporto - è stato il massimo. «Lena Lena» gridava tutto lo stadio per il suo trionfo.

Usciva di scena per un po', Yelena, usciva dai campi di atletica per coltivare il suo sogno: sposarsi e diventare mamma. Tutto secondo i programmi: nella sua Volgograd il 12 dicembre 2014 ha preso in marito il giavellottista russo Nikita Petinov, otto anni più giovane di lei, padre della piccola Eva nata pochi mesi prima, il 28 giugno.

Andando via, la Isinbayeva aveva la gioia dell'oro mondiale di Mosca ma non era certo felice del risultato di Londra 2012: solo terza, lei che ai Giochi aveva già vinto due medaglie d'oro, ad Atene 2004 e a Pechino 2008. «Voglio ritirarmi da campionessa olimpica», aveva detto e per ora lo ha fatto, quel ritiro, da campionessa mondiale. Adesso il sogno continua e la bella zarina si lascia andare: «L'obiettivo è l'oro di Rio. E magari un ritocco al record del mondo».

Adesso la zarina sogna il tris olimpico, un'impresa che appare assai complicata. Ha 33 anni, Yelena, la concorrenza ora è cresciuta, dalla cubana Yarisley Silva alla greca Nikoléta Kyriakopoulou ma anche la brasiliana Fabiana Murer e la statunitense Jennifer Suhr. Non avrà vita facile, la zarina, che dovrà fare attenzione anche alla connazionale Anzhelika Sidorova.

Torna, Yelena, e lo farà il prossimo 6 febbraio a casa sua, a Volgograd, dove si svolgerà la Coppa del Governatore, meeting ovviamente indoor. Qualche giorno dopo, il 14 febbraio, sarà a Mosca per saltare nella Coppa d'Inverno. «Se mi accorgessi di fare tutto al meglio - ha osservato la zarina - potrei anche decidere di andare in America». America vuole dire campionati mondiali al coperto che si svolgeranno a Portland a marzo inoltrato.

Yelena giura che tutto è sotto controllo, che gli allenamenti sono ok. Spiega, e Yevgeny Trofimov, il suo coach, colui che l'ha scoperta e ora è tornato a seguirla conferma che è già in grado di saltare 4.30 con otto appoggi e 4.50 con dieci. Chi, invece, ha qualche dubbio sulla possibilità di un ritorno al vertice della campionessa è Vitali Petrov, l'ex allenatore che dirige la Scuola dell'asta a Formia dove la zarina ha vissuto. Petrov, mentore di Sergey Bubka, non scommette nulla sulla ripresa al top dell'ex allieva. Trofimov, invece, ha sempre sostenuto che Yelena può salire molto in alto, a 5.25 o 5.20.

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