L'Astana pensa al prossimo anno: «Con Aru e Nibali puntiamo ai grandi Giri»

L'Astana pensa al prossimo anno: «Con Aru e Nibali puntiamo ai grandi Giri»
di Francesca Monzone
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Lunedì 30 Novembre 2015, 12:41
Tutto pronto in casa Astana. Durante il suo ritiro a Montecatini Terme ha aperto le porte per presentare la nuova stagione annunciando che Nibali sarà riconfermato per un biennio. L'Astana è una squadra forte. Lo è grazie a campioni del calibro di Fabio Aru e proprio Vincenzo Nibali, rispettivamente vincitori di una Vuelta e un secondo posto al Giro e un Lombardia nella stagione che si è appena chiusa. «Puntiamo a vincere i grandi giri e le Olimpiadi». Con queste parole Alexander Vinokourov ha presentato l'anno che verrà. «Il 2015 è stata una stagione vittoriosa per noi. Abbiamo ottenuto 34 successi e possiamo migliorare ancora». L'Astana è una squadra tra le più competitive e unica perché è il team ufficiale del Kazakistan. Quindi, la maggior parte dei fondi vengono dallo Stato e troppi problemi economici non li avverte.

GIOVANI DI TALENTO
Oltre alle punte di diamante di Aru e Nibali nel team ci sono pilastri fondamentali che rendono fortissima questa formazione. Parliamo di corridori del calibro di Michele Scarponi che da capitano che ha vinto un Giro d'Italia e ora ha messo ora a disposizione degli altri la sua esperienza. Poi c'è Paolo Tiralongo, il gregario che ogni corridore vorrebbe avere in squadra. Da ultimo ci sono giovani come Diego Rosa che ha già dimostrato di essere un vincente portando a casa corse importanti, e un giovanissimo colombiano, Lopez Miguel 21 anni appena e tanta determinazione, e il kazako Lutsenko che punterà alle Olimpiadi. Tanti i temi affrontati nel giorno della presentazione dal direttore sportivo Giuseppe Martinello e da Vinokourov. Primo tra tutti la suddivisione della stagione tra i due capitani Nibali e Aru. I due dirigenti hanno spiegato che Aru sarà al Tour mentre Nibali, nato dal Giro dovrà tornare al Giro. Di parere un po' diverso il campione siciliano che invece ha voluto sottolineare come tutto sia ancora da decidere e che le uniche certezze al momento sono gli inizi di stagione.

SQUADRA ALL'AVANGUARDIA
Il rinnovo della licenza per la squadra kazaka che si era trovata in difficoltà lo scorso anno (ragioni legate al doping), sembra aver fatto cambiare completamente il clima anche se i problemi nel ciclismo non sembrano essersi fermati. Infatti, molto dibattuta è stata la questione sollevata dalla Federazione internazionale di portare a 8 i corridori di ogni squadra invece degli attuali 9. Vinokourov è abbastanza contrario; ha sostenuto che questo non è il modo migliore per risolvere il problema sottolineando che anche lui nel 2011 è caduto in un grande Giro mentre andrebbe risolta la questione economica. «Una squadra ha tanti costi e se vince un grande giro ha un ritorno. Bisognerebbe dividere come nel calcio i diritti televisivi», ha aggiunto. Il general manager kazako si è espresso anche sulla questione attentati che stanno sconvolgendo il mondo. «I rischi ovviamente ci sono nelle grandi corse e in particolare al Tour ma non possiamo fermarci». Anche sulla questione del doping russo che ha azzerato l'atletica, l'ex corridore kazako ma di origine russa ha voluto ribadire l'esigenza di fare pulizia in tutti gli sport e che la questione russa è la prova che non è il ciclismo la patria del doping.