Ancora una volta Gianni Moscon è finito sotto i riflettori della cattiva condotta. L’episodio è accaduto in Belgio mentre si correva la Kuurne-Brussel-Kuurne. Il trentino che corre per la Ineos, era finito in un fossato insieme ad altri corridori e, una volta risalito sulla strada, ha preso una bici e l’ha lanciata alle sue spalle, contro un corridore della B&B Hotels-Vital Concept. Il mal capito corridore che si trovava dietro Moscon e che non aveva fatto nulla, è stato colpito sulla testa, ma è riuscito a ripartire. Anche Moscon ha ripreso subito la corsa, ma quando alla radiolina è stato avvisato della squalifica, con gesto nervoso, ha staccato i numeri dietro la schiena gettandoli in terra. Questa volta la Ineos potrebbe prendere seri provvedimenti, perché un out-out, al corridore era stato dato nel 2018 al Tour d France. In quella occasione il trentino colpì sul volto Gesbert, corridore della Fortuneo e venne sospeso dalla sua squadra. Il fatto fu scoperto attraverso la Var e Moscon fu costretto a chiedere pubblicamente scusa, attraverso un video pubblicato sui social e seguire un percorso psicologico. Quello del 2018 purtroppo non fu il primo caso e altri episodi si erano già registrati. Nel 2017 ci furono gli insulti razzisti al francese Reza e in quell’occasione fu proprio il suo team a sospenderlo. Prima ancora c’era stato il controverso caso con lo svizzero Reichenbach, dal quale poi venne assolto e il traino al Mondiale di Bergen.
Adesso Moscon dovrà vedersela non solo con l’espulsione dalla corsa e una multa da pagare, ma con il suo team, che questa volta potrebbe prendere seri provvedimenti.
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