Auditel, salta il sistema di rilevazione degli ascolti: «I dati non verranno diffusi per due settimane»

Auditel, salta il sistema di rilevazione degli ascolti: «I dati non verranno diffusi per due settimane»
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Mercoledì 14 Ottobre 2015, 23:04 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 13:54
Un black out di due settimane nella diffusione dei dati, che saranno resi noti soltanto alle emittenti, e l'azzeramento completo del campione. È la duplice soluzione decisa dal cda di Auditel per far fronte al momento forse più nero della sua storia, dopo l'errore dell'invio di una e-mail a più famiglie contemporaneamente che ha violato la segretezza assoluta del panel, uno dei baluardi sui quali si è affidata da sempre la società di rilevazione degli ascolti.



Ma se critici tv e appassionati di sfide all'ultimo decimale di share si preparano a 14 lunghi giorni di astinenza, e gli sponsor dell'Upa parlano di «soluzione prudente, responsabile, trasparente», Mediaset stigmatizza il «vuoto grave» e chiede che la pausa non superi le due settimane, altrimenti cercherà «ogni possibile soluzione» che dia certezze a un mercato che nei primi otto mesi del 2015 vale 2,2 miliardi di investimenti pubblicitari.



Il fattaccio è accaduto il primo ottobre: la stessa e-mail è stata mandata per errore da Nielsen a circa 4.000 su 5.600 famiglie che compongono il campione Auditel, quelle munite del meter con il telecomando che registra le abitudini dei singoli utenti. «A oggi non risultano alterazioni dei dati», sottolinea la società che fornisce il servizio all'Auditel. A quanto apprende l'agenzia Ansa, all'e-mail sono arrivate nei primi due giorni soltanto 28 risposte e solo una era di lamentela per l'accaduto, mentre Nielsen attivava un software aggiuntivo per controllare eventuali comportamenti anomali, che non sono stati rilevati.



Lo stesso sistema continuerà ad essere operativo nelle prossime due settimane, parallelamente alla messa a punto di procedure di sicurezza più stringenti. Ma se i 14 giorni di stop appaiono come una soluzione di compromesso - nelle indiscrezioni dei giorni scorsi era circolata l'ipotesi di una sospensione dei dati fino a sei mesi - la vera sfida sarà la completa sostituzione del panel, di cui si farà carico Nielsen, aumentando la percentuale fisiologica del 20% di avvicendamento annuale tra le famiglie.



Top secret i costi - sicuramente ingenti - dell'operazione che durerà diversi mesi: nove, secondo il piano messo a punto da Nielsen, anche se Auditel avrebbe chiesto di ridurli, mantenendo intatta la qualità.



Nel frattempo continua il suo cammino il 'super panel' - che dovrebbe partire a gennaio - con 10 mila famiglie in più, ma dotate di un meter più semplice, che misura la visione dei nuclei familiari e non dei singoli componenti.



Il percorso scelto dal board di Auditel (in cui siedono Rai, Mediaset, La7, Sky, Discovery, Upa, Assap, Unicom e Confindustria Radio Tv) «guarda al futuro di un Auditel più aderente ai tempi con l'integrazione del panel e un rinnovo totale del campione nell'arco di qualche mese», commenta il presidente di Upa, Lorenzo Sassoli De Bianchi. «Questa scelta mette i decisori nelle condizioni di avere un quadro più chiaro rispetto ad oggi e dare tempo alle authority di esprimersi».



Chiamate in causa anche dal Pd, con Michele Anzaldi e Lorenza Bonaccorsi, Agcom e Antitrust vigilano sulla situazione: l'Autorità per le Comunicazioni, in particolare, esaminerà la questione non appena riceverà le informazioni relative al cda di oggi. Se a Sky - che con Auditel ha avuto non poche frizioni e da qualche giorno divulga ufficialmente i dati del 'suò smart panel - guardano con attenzione soprattutto alla rigenerazione completa del campione e in Rai il tema è stato esaminato in cda, Mediaset chiede che gli sponsor non vengano lasciati al buio per più di due settimane, altrimenti «si vedrà costretta a ricercare ogni possibile e lecita soluzione al fine di dare certezza al mercato».