Suor Cristina torna in convento con il contratto discografico in tasca

Suor Cristina torna in convento con il contratto discografico in tasca
di Nicole Cavazzuti
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Sabato 7 Giugno 2014, 13:53 - Ultimo aggiornamento: 19:18

tornata in convento. tornata alla sua vita e ha detto ciao a J-Ax con un contratto discografico in tasca, Suor Cristina Scuccia, vincitrice di The Voice. «Adesso voglio tornare alle mie priorità, la preghiera e il servizio a scuola.

Mi sarà utile per affrontare, in futuro, anche impegni di diverso tipo», aveva annunciato la religiosa venticinquenne di Comiso (Ragusa), subito dopo il trionfo nella finale in diretta su Raidue seguita da oltre quattro milioni di spettatori, in cui ha ottenuto ben il 62% dei voti. Super favorita sulla carta, complice la risonanza mediatica che l’ha fatta diventare un fenomeno globale, prima di ricevere la «chiamata di Dio» Suor Cristina sognava di diventare cantante. Non a caso ha partecipato a numerosi concorsi, incluse le selezioni per i talent Amici e X-Factor. «Per me il canto è un modo per lodare il Signore, ma anche un’esigenza della mia anima nonché uno strumento per toccare i cuori», ha detto alla vigilia della finale. Viso luminoso e regolare, sembra più giovane della sua età. Quando non canta, fa fatica ad aprirsi in pubblico, ma subito dopo la vittoria (e prima di chiudersi in un conventuale riserbo) ha chiesto a tutti di recitare il Padre Nostro. Ecco alcune delle sue rare dichiarazioni.

Perché ha partecipato a The Voice?

«Per far capire che la Chiesa è ovunque e può stare con tutti».

Vittoria a parte, qual è il bilancio di questa esperienza?

«Ottimo. Non solo mi sono arricchita a livello umano e artistico, ma ho avuto l’opportunità di trasmettere a milioni di persone un messaggio di pace e di amore. Lo ammetto: il risultato mi ha sorpresa. Tutti i ragazzi in gara sono stati bravissimi: non mi sarei mai aspettata di arrivare alla finale!».

Pensa di essere stata strumentalizzata dai media?

«Lo ignoro. In queste settimane, per non lasciarmi influenzare dai media, non ho letto i giornali né guardato la tv».

Ma si aspettava di suscitare tanto clamore?

«Immaginavo che la mia presenza a The Voicepotesse suscitare attenzione, ma non mi attendevo una risonanza di questo tipo. Mi sono arrivati tantissimi messaggi di ringraziamento di persone che si stanno avvicinando alla preghiera o si sentono accolte da una Chiesa Madre pronta ad abbracciare tutti. Per me il più grande successo è proprio entrare nel cuore delle persone».

Veniamo subito al punto, allora: inciderà il disco con la Universal, come spetta al vincitore?

«Sicuramente, ma discuterò i dettagli con i miei superiori, perché non sono scelte di mia competenza. L’evangelizzazione non esclude niente: se necessario, porteremo il nostro messaggio anche nelle piazze. Immagino che, in ogni caso, i testi parleranno di amore e di situazioni reali, con un linguaggio capace di arrivare a tutti».

Intanto il suo brano inedito “Lungo la riva” porta la firma di Giovanni Pellino, in arte Neffa...

«È una canzone danzereccia. Lo ringrazio di cuore, così come ringrazio profondamente tutti quelli che mi hanno aiutato in questo periodo difficile».

E per amore della musica rinuncerebbe ai voti?

«Assolutamente no. Non ho intenzione di mettere in discussione il dono che mi ha fatto il Signore».

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