Masterchef, le polemiche del giorno dopo. Lo sconfitto Almo: «Hanno favorito Federico»

Masterchef, le polemiche del giorno dopo. Lo sconfitto Almo: «Hanno favorito Federico»
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Venerdì 7 Marzo 2014, 20:03 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 14:26

Finisce in polemica la terza edizione di Masterchef Italia, un successo di ascolti che non basta a eliminare qualche veleno. E' duro il day after di Aimo, l'albergatore barese sconfitto in finale da Federico: «Nella finale quando si è deciso di dare lo stop alla preparazione dei piatti si è deciso di far servire i miei per primi, così Federico ha avuto mezz'ora in più di me e ha continuato a cucinare, se fosse successo il contrario io avrei avuto il tempo di "risottare" meglio la fregola. Non è una polemica, ma un dato di fatto: Masterchef è un format con regole che vanno rispettate».

Almo, inoltre, non si spiega come sia potuto passare da «un mio grande riscontro a una situazione completamente ribaltata, e non è solo una questione di simpatia o bellezza: Federico ha mostrato dei limiti, io ho avuto un percorso in crescita e poi sono uscito per un budino, accetto il risultato ma - ha aggiunto - l'amaro in bocca rimane».

La sensazione del secondo classificato è che «ha vinto Federico perché è piaciuta la sua idea di cucina salutista, con la sua vittoria si vuole lanciare un messaggio».

La replica Ad Almo ha risposto subito Federico, spiegando che «le cose non sono andate così: in quella prova si mimava ciò che succede in un ristorante, dove arrivano gli ordini per più portate e si hanno le linee già pronte. Il cameriere 30 secondi prima di uscire ha detto "chi è pronto esce", a quel punto Almo ha alzato la mano ed è partito». Anche essere secondi ha avuto i suoi svantaggi: «il mio brodo era freddo, ma forse - ha minimizzato il dottore torinese - ci sono cose più interessanti di cui parlare».

La produzione Sulla polemica sollevata da Almo è intervenuto anche Alessandro Tedeschi di Magnolia, produttore esecutivo del programma, che ha spiegato che per la prova finale - che prevedeva di preparare un menù per 20 persone con l'aiuto di un sous chef - è stato chiesto ai giudici come servire i piatti: «chi è pronto esce, Almo era il primo, così ha iniziato il servizio, ma aveva anche lui tempo di continuare, e poi iniziare per primi dà il vantaggio di servire piatti caldi». Ma soprattutto, a livello di programma, «che vinca uno o l'altro che importa? Tanto hai già raccontato la storia. E poi l'anno scorso chi avrebbe voluto far vincere l'avvocato Tiziana?». La legge di Masterchef è sempre quella: «la competizione non si giudica sul percorso, ma sul menù». Poi magari una come Enrica, a furia di essere «l'eterna seconda» ammette di essere arrivata allo sprint finale un pò scoraggiata, ma sorride ricordando che si è comunque «divertita tantissimo».

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