Masterchef, il nuovo giudice Antonia Klugmann: «Sono sincera e autoritaria, con me il programma cambia»

Masterchef, il nuovo giudice Antonia Klugmann: «Sono sincera e autoritaria, con me il programma cambia»
di Fiamma Sanò
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Dicembre 2017, 08:59 - Ultimo aggiornamento: 11:29
Masterchef 7 debutta domani, alle 21.15, su SkyUno HD (e ovviamente on demand). Stesso meccanismo, nuovi concorrenti, e tre le novità annunciate, ci sarà come ospite Isabella Patì, chef pasticciera di 21 anni, secondo Forbes tra i personaggi under 30 da tenere d'occhio nel mondo. Le prove esterne si fanno sempre più estreme: dalle Isole Lofoten al ghiacciaio dello Stelvio fino ad un temibile campo scout in Abruzzo. Al tavolo dei giudici Antonino Cannavacciuolo, Joe Bastianich e Bruno Barbieri, ma la vera novità di questa edizione è la sua annunciatissima quota rosa: Antonia Klugmann, 38 anni, chef del suo L'Argine a Vencò (è a Dolegna del Collio, in provincia di Gorizia), aperto nel 2014 (il primo l'ha aperto a 26 anni), e subito stellato da Michelin. Molti premi conquistati, un orto e un bosco dietro il ristorante, dove manda i suoi a prendere le erbe selvatiche.

Che differenza c'è tra uno chef e un cuoco?
«Nessuna. Lo chef è il capo».

In italia ci sono 45 chef stellate, un record. Le cucine però restano all'80 per cento maschili: perché?
«Corrisponde alla nostra società. Per le donne è più difficile emergere, visto che dobbiamo essere anche tante altre cose».

Lei che cos'è, allora?
«Un cuoco»

Ma come, non una cuoca?
«È indifferente».

Chi è la chef più sottovalutata?
«Dico solo che ci sono donne bravissime che nel corso della loro carriera non hanno potuto viaggiare e far conoscere quello che fanno in cucina. La promozione oggi è tutto».

Quindi per questo i cuochi mollano la cucina?
«I cuochi in tv sono pochissimi. La tv non è una condanna a morte. È una grande possibilità».

È più faticosa la tv o il ristorante?
«Ho fatto le due cose separatamente (nei due mesi delle riprese Antonia ha chiuso il ristorante, ndr) perché credo nell'impegno in entrambi i campi. Sono lavori diversi»

Quanto guadagna uno chef stellato?
«Non c'è un cliché. Contano il luogo in cui lavora, la zona e anche la struttura. Io sono titolare da quando ho 26 anni e non ho mai messo i soldi in cima alle mie priorità. L'importante è costruire una carriera coerente».

Quanto guadagna uno chef in tv?
«Anche questo dipende da tante cose».

Lei?
«È riservato. Non si dice».

Più o meno dei suoi colleghi di Masterchef?
«Loro sono navigati professionisti anche in questo settore. Io no».

Quindi non è questione di genere? Di donne meno pagate degli uomini?
«Non in questo caso, ma la questione esiste, e credo abbia anche a che fare con la capacità delle donne di autopromuoversi. Gli uomini ci riescono meglio»

I cuochi sono sempre maschi seduttori? E le cuoche?
«Mah! L'idea machista del cuoco bello e dannato è diffusa. Noi donne dobbiamo trovare un modo diverso per comunicare chi siamo. Sicuramente non fatale perché non ha niente a che vedere con il nostro mestiere».

Cibo e sesso, cosa sceglie?
«Non scelgo».

È fidanzata da 16 anni con Romano De Feo, suo uomo di sala. Non lo sposa?
«Non sono religiosa, non sento la necessità di un matrimonio in chiesa».

Chi comanda al ristorante?
«Lui non entra nelle questioni di cucina, io in quelle di sala. È il segreto del nostro equilibrio».

E in casa?
«Non ci stiamo mai».

Cosa mangia Antonia?
«Mangio con i ragazzi nel ristorante, ma da qualche mese mi cucino delle cose a parte».

Perché? È a dieta?
«Sì! Da quando mi sono vista nelle telecamere ho perso tre taglie».
Non mi dirà che le donne devono essere magre in tv, e gli uomini no, come Cannavacciuolo?
«Il problema è come ci si sente nel corpo che si ha. Finora non me ne ero preoccupata più di tanto. Adesso penso alla salute».

Cosa mangia una chef a dieta?
«Verdure, lenticchie, fagioli e carne. Cerco di limitare leggermente zuccheri e carboidrati e faccio molto movimento».

Perché Cracco ha perso la stella? Per la pubblicità delle patatine?
«Fare tv e perdere una stella non sono due cose connesse. Ci sono chef che nel corso della carriera l'hanno persa senza avere mai visto una telecamera»

I suoi colleghi di pubblicità ne fanno un sacco. E lei?
«Non lo so ancora».

La cosa che proprio non sa cucinare?
«Le costolette di maiale come mia mamma».

Tutti possono fare gli chef?
«Tutti possono ambire alla professione di cuoco, ma pochi riescono a dire qualcosa di originale».

Tre aggettivi per descriversi?
«Sincera, autoritaria, meritocratica».
 
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