Lo Cicero alla Prova del Cuoco, Anzaldi (Pd): «Rai intervenga: è noto per uscite omofobe»

Lo Cicero alla Prova del Cuoco, Anzaldi (Pd): «La Rai intervenga: è noto per uscite omofobe»
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Sabato 25 Agosto 2018, 14:22 - Ultimo aggiornamento: 16:49
«Perché la Rai ha assunto per 'La prova del cuoco' un esterno come Andrea Lo Cicero, assessore mancato del
Movimento 5 stelle e noto per alcune uscite giudicate omofobe e razziste? Quanto costerà il suo ingaggio? Nella trasmissione viene rispettato il tetto da 240mila euro? Ho presentato un'interrogazione, la Rai faccia chiarezza con un'operazione trasparenza». È quanto scrive su Facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, che pubblica il testo dell'interrogazione.

Si chiede di sapere - è scritto nell'interrogazione al direttore generale della Rai - quali ragioni abbiano spinto Raiuno, la tv del servizio pubblico che ha come target principale le famiglie, ad affidare un ruolo di sostanziale co-conduttore di un marchio storico come La prova del cuoco a Lo Cicero, che non soltanto non risulta avere avuto esperienze televisive di tale rilevanza ma che in passato è assurto agli onori delle cronache per vergognosi scivoloni di carattere omofobo e razzista. Se non sia contrario alla funzione di imparzialità ed equilibrio che deve mantenere il servizio pubblico la scelta di affidare ad un ex assessore mancato del Movimento 5 stelle un ruolo di grande visibilità come quello di presenza fissa a La prova del cuoco, dando una venatura politica a un programma di intrattenimento.

Per quale motivo sia stato scelto un esterno, quanto questa scelta gravi sui costi della trasmissione e, alla luce dei
tanti cambiamenti annunciati nelle presenze in studio per la nuova edizione del programma, se tutti i volti del programma rispettino il tetto agli stipendi da 240mila euro».
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