Tre capitoli, una ricerca continua su Francesco che dopo 800 anni simboleggia ancora pace, e ribellione a un sistema oscurantista, disumano quasi, che mira solo al potere.
Negli Anni Sessanta, Liliana Cavani è bollata come cattolica di sinistra dai comunisti, estremista dai democristiani . E negli Anni Sessanta, i benpensanti la mettono sul rogo per il suo «scandaloso», bellissimo “Portiere di notte”. Ma Liliana Cavani è invulnerabile. Laica di origini e di pensiero, eppure da sempre alla ricerca dell'irrazionale - non per ricavarne risposte ma per percepire ciò che è impossibile spiegare – due anni fa ha intrapreso un altro viaggio nell’universo di Francesco.
«Tutto è cominciato due anni fa», racconta l’autrice regista, «quando la Einaudi mi chiede di rispondere a una lunga intervista sulla decrescita economica del Paese. Ma il mio mestiere non è scrivere – ho realizzato sceneggiature, ma non libri – ho pensato di fare un film su un Uomo che aveva già compreso l’inimmaginabile. E che predicava la cultura della pace perché sapeva che solo la pace può generare un mondo “giusto”. Ma è dal primo film che Francesco è diventato una materia infinita, più lo raccontavo più lo scoprivo, più avevo voglia di raccontarlo. Perché Francesco è una figura straordinaria. Attuale Illuminata. E' il precursore della Rivoluzione francese: nel 1200 lui è già Liberté, Egalité, Fraternité. Solo che lui, la rivoluzione, non la combatte armato, ma parlando di pace, di povertà... Nella Commedia Dante scrive che è sposato con Madonna Povertà. Potremmo attribuirgli la paternità del welfare».
Dunque un uomo libero, dagli orpelli della burocrazia e dalle regole. Quelle regole che la Chiesa gli chiede, gli impone, nel tentativo di gestirlo: «E lui le scrive. Ma sono regole che lui prende letteralmente dal Vangelo, troppo dure secondo il Clero...».
Questo “Francesco” (prodotto da Claudia Mori per Raifiction), andrà in onda, lunedì 8 e martedì 9 in prima serata. “"Un “Francesco” gigantesco, conosciuto da tutti, eppure mai visto. Un uomo che lotta per i diseredati in anni bui, confusi, terribili. Che parte per l’Oriente per mettere fine «alle guerre combattute in nome di Dio». Che è precursore dei diritti delle donne. Un pazzo, un visionario, un folle. Una figura straordinaria. Un uomo di oggi.
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