I fratelli De Filippo, l'annuncio dal palco del San Carlo: «Il secondo film si farà»

I fratelli De Filippo, l'annuncio dal palco del San Carlo: «Il secondo film si farà»
di Alessandra Farro
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Martedì 4 Gennaio 2022, 09:00

Abiti eleganti, lacrime e applausi nel galà conclusivo di «Capri, Hollywood» che ha voluto onorare i maestri del cinema per la prima volta in trasferta, al San Carlo, dopo un'edizione penalizzata dal riaccendersi della pandemia, che, oltre all'isola, ha comunque tenuto banco anche nei cinema di Sorrento.

Madalina Ghenea, fasciata in uno scollatissimo e spettacolare abito in bianco e nero, si è commossa, mentre presentava la serata insieme a Pascal Vicedomini, direttore e produttore del festival. I primi a salire sul palco sono stati i volontari della Croce Rossa Italiana insieme a Maria Rosaria Capobianchi, già direttrice dello Spallanzani, che ha isolato per prima il coronavirus in Italia.

La ricercatrice ha ringraziato con voce tremante mentre riceveva il premio dalle mani di Raimondo Ambrosino, sindaco della capitale della cultura 2022. 

Poi è toccato a Maria Nazionale irrompere sul palco con la sua voce, annunciando il trailer di «Qui rido io» di Mario Martone. «Questa sera», ha raccontato il regista a Vicedomini ritirando il premio dalle mani della sua attrice, «hai preso il camerino del direttore d'orchestra e hai fatto bene: tu, Pascal, sei il direttore d'orchestra dì questa manifestazione caprese e della gemella ischitana. Tu sventoli la bacchetta e noi suoniamo. Ricevere questo riconoscimento su questo palco, dove poche settimane fa ho portato in scena il mio Otello, è un bel momento. Poi, tornato a casa, dovrò far posto ad un altro premio nella teca dedicata ai festival di Pascal».

Ma l'emozione più forte è toccata a Toni Servillo, accolto sul palcoscenico da un fragoroso applauso, tra standing ovation ed urla esplicite di «Grazie». L'attore feticcio del miglior cinema italiano, con un sorriso pieno sul volto, si è girato verso Vicedomini per chiedergli: «E io cosa devo dire?». Poi si è rivolto verso il pubblico: «Sono onorato di ricevere questo premio per tre grandi film di tre grandi registi napoletani, Martone, Paolo Sorrentino con È stata la mano di dio e Leonardo Di Costanzo con Ariaferma e sono emozionato di ricevere questo premio su questo palco, dove mi sono esibito diverse volte, anche in prove attoriali complesse. Sono un attore italiano di scuola napoletana e ne sono fiero».

Pubblico in piedi anche quando Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo hanno ricevuto il loro riconoscimento, mentre lo schermo proiettava il momento in cui la coppia ha ricevuto l'Oscar per le scenografie di «Hugo Cabret».

 

Pluripremiato «I fratelli De Filippo» dì Sergio Rubini. Il regista mancava, ma c'erano Mario Autore (che ha vestito i panni di Eduardo), che ha ritirato il premio destinato al «filmaker dell'anno» con Susy del Giudice (Luisa De Filippo) premiata come attrice, e Agostino Saccà (Pepito), produttore dell'anno, che ha annunciato la volontà condivisa con la Rai Cinema di girare il sequel del film-tv. «La sceneggiatura è pronta, io anche. Sì è parlato anche dì Amazon, ma noi vogliamo continuare con la Rai. Abbiamo gli attori e anche il reparto tecnico che ha già confermato la sua partecipazione per i De Filippo due».

Premi anche per Giovanni Minoli, Vittorio Grigolo e i fratelli Avati. In sala, con il sindaco Manfredi, anche un'applauditissima Lina Sastri, Pappi Corsicato, Antonio Bassolino, Patrizio Rispo, Flora Contraffatto, pronta a pose supersexy per la gioia dei fotografi in sala, Rossana Romano della Regione. La serata è stata aperta, nel centenario della nascita del regista, dal docufilm «Citizen Rosi» di Didi Gnocchi e Carolina Rosi e caratterizzata dal tifo per la candidatura agli Oscar del film di Sorrentino. 

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