Camila Raznovich condurrà Kilimangiaro: «Non devo chiedere scusa a Licia Colò»

Camila Raznovich condurrà Kilimangiaro: «Non devo chiedere scusa a Licia Colò»
di Valentina Tocchi
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Giovedì 9 Ottobre 2014, 16:45 - Ultimo aggiornamento: 16:48

«Voglio dire grazie a Licia Colò, perché senza il suo ottimo lavoro non saremmo qui».

Con queste parole Camila – con l’accento rigorosamente sulla prima “a” – Raznovich ha presentato la prossima edizione di Kilimangiaro, il contenitore domenicale di Rai Tre che dal 12 ottobre condurrà insieme a Dario Vergassola. Cresciuta tra l’Argentina e l’India – i genitori erano entrambi seguaci di Osho Rajineesh e l’hanno cresciuta per nove anni in un ashram -, per Camila la conduzione di Kilimangiaro segnerà il ritorno in video dopo due anni di pausa.

Un periodo lungo, durante il quale la conduttrice di tanti programmi dedicati ai giovani – da Loveline al Gioco delle coppie - si è dedicata esclusivamente alla famiglia prendendosi cura delle due figlie, Viola 5 anni e Sole, 2. Un ritorno in grande stile quello di Camila - che a RaiTre aveva già condotto Amore Criminale e il talk show Tatami - non solo per prestigio e durata della trasmissione – ben quattro ore di diretta in una fascia oraria molto seguita – ma anche perché il cambio di conduzione del fortunato Alle falde del Kilimangiaro ha comportato un addio forzato al video di Licia Colò, che del programma era stata il volto per sedici edizioni.

Camila, come cambierà il suo Kilimangiaro?

Innanzitutto è cambiato il titolo, che è passato da “Alle falde del Kilimangiaro” a “Kilimangiaro”, ma le novità riguarderanno soprattutto il packaging, il linguaggio, la narrazione.

Dalle riprese televisive, che in alcuni casi vengono effettuate con dei “droni”, ai collegamenti con personaggi noti e blogger che avverranno via Skype, i nostri sforzi sono stati tutti tesi a intercettare anche un pubblico giovane e a soddisfare le curiosità dei “viaggiatori” e non solo dei “turisti” o di chi ama vedere bei posto in tv.

Lei ha sempre condotto programmi di nicchia ed è molto amata dai giovani. Come pensa che l’accoglierà il pubblico della domenica, che solitamente è più anziano e generalista?

Questo lo vedremo. A me preme soprattutto di fare un “buon prodotto”, e immagino che la rete abbia scelto me anche per agganciare un pubblico giovane che da tempo si rispecchia nei programmi che faccio. Certo, se si riuscissero a fare anche dei buoni ascolti sarebbe il massimo.

Licia Colò ha detto che, pur non nutrendo ostilità nei suoi confronti, non sente di farLe alcun augurio per la trasmissione. Cosa ne pensa?

Personalmente la mia stima e la mia simpatia nei confronti di Licia sono rimaste invariate. Da donna e da collega posso capire come si sente. Tuttavia le polemiche che ha avuto sono state principalmente tra Lei e l’azienda.

Vi conoscete?

Si, anche se non posso dire che siamo amiche. Ci siamo conosciute durante il programma di Carlo Conti “Lasciatemi cantare” in cui io ero giurata e lei cantava. Licia canta divinamente.

Vi siete sentite ultimamente?

No.

Molti blog e siti web hanno usato parole dure nei suoi confronti. L’hanno accusata di aver “rottamato” la Colò.

Ovviamente io non ho avuto parte nella decisione di sostituire Licia. Detto questo non mi sento assolutamente di chiedere scusa per avere ricevuto e accettato un’offerta di lavoro.

Cosa ha pensato quando Le hanno proposto il programma?

Ero a Dubai quando ho ricevuto la telefonata e ho pensato “Finalmente!”. Da due anni ero ferma e mi sono detta “Che bello!”. Ovviamente è una sfida. Kilimangiaro “è” Licia Colò, ed io ho sentito e sento tutto il peso di un’eredità difficile e la responsabilità di non deludere.

Per due anni si era dedicata alla famiglia. Come farà ora?

Essendo comunque una privilegiata mi sono organizzata in modo tale da poter trascorrere la settimana con le mie bambine a Roma, dove si trova la redazione, mentre il week end passerò il testimone al mio compagno e io partirò per Napoli dove si trovano gli studi da cui andremo in diretta.

Le figlie hanno gradito?

Non molto. La più grande Viola si è lamentata del fatto che dovevamo lasciare Milano e stabilirci a Roma. Mi faceva notare che non aveva amici, che doveva cambiare la scuola.

Lei cosa ha risposto?

Le ho detto che era fortunata, perché almeno la lingua parlata sarebbe stata la stessa. Alla sua età io sono andata in India. Comunque ho spiegato alle mie figlie che non solo la mamma “doveva” lavorare ma anche che per la mamma era un piacere lavorare. Credo che sia un messaggio importante per le mie figlie.

Lei ha vissuto molto tempo in India, negli Stati Uniti, in Israele. Cosa ha imparato?

Il rispetto del diverso, di ciò che non si capisce. Sono stata sposata con un australiano e ho fatto viaggi avventurosi e lunghissimi. D’altra parte viaggiare è come cucinare, ci vuole tempo. In India poi ho fatto tanto yoga e tanta meditazione. Credo che mi sarà molto utile prima della diretta!

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