Sanremo, la violinista piange ascoltando le parole di Ezio Bosso FOTO

Sanremo, la violinista piange ascoltando le parole di Ezio Bosso FOTO
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Giovedì 11 Febbraio 2016, 16:12 - Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 00:19

Il maestro Ezio Bosso, ospite della seconda serata del Festival di Sanremo, ha commosso con il suo pianoforte ma anche con le sue parole. «Noi uomini tendiamo a dare per scontate le cose belle», ha detto mentre le telecamere Rai soprendevano la violinista dell'orchestra in lacrime per l'emozione. «La vita è fatta di dodici stanze - ha proseguito Bosso - nell'ultima, che non è l'ultima, perché è quella in cui si cambia, ricordiamo la prima. Quando nasciamo non la possiamo ricordare, perché non possiamo ancora ricordare, ma lì la ricordiamo, e siamo pronti a ricominciare e quindi siamo liberi».

«Mi sono sentita così piccola, vorrei avere la metà della sua consapevolezza e della sua forza», confessa la violinista Chiara Antonutti. «Non dimenticherò mai la bellezza straordinaria del momento che abbiamo vissuto. A colpirmi, prima ancora che suonasse, è stata la grandezza di Bosso come uomo, la forza che è riuscito a trasmettere, la luce con cui ha toccato il cuore di tutti con un messaggio che è un inno alla forza della vita, alla necessità di non arrendersi mai, di vivere ogni momento con gioia».

Chiara, 33 anni, è alla sua quarta esperienza al festival: «Ho pianto, non sono riuscita a trattenermi, ma tutti noi musicisti siamo stati colpiti in maniera particolare dalla sua testimonianza. È una libellula, capace di dimenticare e di far dimenticare la situazione in cui si trova». Udinese di nascita, vicentina di adozione, esperienze nella musica classica e nel pop, violinista aggiunta all'Orchestra sinfonica del festival - dove è già stata nelle edizioni 2011, 2013 e 2015 - Chiara Antonutti parla con entusiasmo del suo impegno a Sanremo: «Siamo in un tempio dello spettacolo: si lavora tanto, ci vuole resistenza fisica, ma ci sono momenti di grande emozione, come vedere da vicino star come Elton John. Mi ritengo una persona fortunata». E poi «eventi come la performance di Ezio Bosso ti aiutano ad andare avanti e ti ricordano perchè hai scelto di fare questo lavoro, anche se spesso è bistrattato e i teatri chiudono: la musica è un grande regalo».

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